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FOGGIA/«TI LAVI BENE LE MANI?», DOMANI STAND INFORMATIVO AL POLICLINICO

Ti lavi bene le mani? Domani dalle 9 alle 13, all’ingresso del DEU, sarà disponibile il box edu­cativo pensato per testare l’efficacia della pratica per igienizzare le mani.

L’iniziativa, rivolta agli operatori sanitari, ai volontari e ai caregiver, è organizzata dal Policlinico Foggia, in occasione della Giornata mondiale per l’igiene delle mani sotto l’egida dell’Oms. Il box permetterà di ri­levare la corretta esecuzione del lavaggio. Inol­tre, sarà possibile partecipare a una “Raccolta di idee” su slogan e messaggi di comunicazione su questo tema.

Le infezioni correlate all’assistenza (Ica) e la resistenza antimicrobica rappresenta­no uno dei maggiori problemi per la Sanità pub­blica a livello mondiale. Influiscono in modo si­gnificativo sulla qualità e sulla sicurezza delle cure in ambito sanitario.

Le mani possono tra­sportare germi da una persona all’altra o da una superficie a un’altra: lavarsi le mani regolar­mente è essenziale per interrompere la catena di trasmissione. In questo modo possiamo limitare la diffusione dei microrganismi multi resistenti all’interno delle strutture sanitarie e contribuire a salvare molte vite umane.

“L’Oms – dice il di­rettore sanitario, Leonardo Miscio – considera le infezioni correlate all’assistenza tra gli eventi avversi più frequenti durante l’erogazione di prestazioni sanitarie. L’impatto clinico ed eco­nomico è rilevante e porta a un aumento di costi diretti e indiretti, dovuti a un prolungamento della durata della degenza, a un incremento del­la disabilità a lungo termine e della mortalità”.

Il tema della campagna di quest’anno, “Costruire conoscenza”, pone al centro un interrogativo: chiede di riflettere sul perché sia ancora tanto importante diffondere informazioni sul tema dell’igiene delle mani.

È essenziale agire sulla consapevolezza degli operatori sanitari rispetto al loro ruolo centrale per costruire una cultura della sicurezza in cui l’igiene delle mani sia prio­ritaria. È fondamentale anche il coinvolgimento dei pazienti, degli accompagnatori e dei visita­tori, per la piena e corretta adesione a questa insostituibile pratica assistenziale.