Mentre sul Gargano ci si predispone ad accogliere i turisti nella imminente stagione estiva c’è chi ingegna a realizzare opere illegali. Accade a ridosso della spiaggia di Baia Zaiana, una delle più belle e incontaminate insenature garganiche tra Peschici e Vieste dove qualcuno ha realizzato, illegalmente, un tratto di strada in cemento. Un’opera fermata sul nascere: quando sono arrivati i carabinieri, allertati da una segnalazione del Wwf, gli operai sono riusciti a fuggire.
Lavori sono stati avviati senza alcuna autorizzazione e, dunque, sono completamente illeciti: sono stati realizzati per facilitare l’accesso alla spiaggia. Poche decine di metri di asfalto su una delle più suggestive insenature del Gargano scelta dai turisti spesso proprio per la sua natura quasi selvaggia.
Sulla vicenda la procura di Foggia, che ha sequestrato l’area, ha aperto una inchiesta per risalire non solo agli autori della costruzione di quella strada ma soprattutto a chi ha commissionato quei lavori del tutto illegali. Il sindaco di Peschici Luigi D’Arenzo ha annunciato che il tratto interessato dal cemento sarà ripristinato dal Comune e ha chiesto maggiori controlli in una zona di particolare interesse naturalistico e paesaggistico.
«Baia Zaiana deve essere salvata da questi delinquenti e soprattutto deve essere riportata allo stato originario»: è il commento del Wwf di Foggia che denuncia anche di aver chiamato il 1515 per un intervento e di aver ricevuto come risposta da Bari «che nessun forestale era disponibile. Solo grazie al 112 – ribadisce ancora l’associazione ambientalista – siamo riusciti a far intervenire i carabinieri di Vico».
Sulla vicenda è intervenuta anche la consigliera regionale del M5S Rosa Barone. L’esponente politico sottolinea che quanto accaduto «rappresenta purtroppo solo l’ultimo di una serie di abusi edilizi nella zona. Serve il lavoro congiunto delle istituzioni per mettere fine a questo scempio». Barone inoltre si sofferma sui controlli. «Gli interventi abusivi realizzati negli anni – dichiara – purtroppo sono tanti e non possiamo lasciare da sola l’amministrazione a combattere questa battaglia».
La baia di Zaiana si trova all’interno del Parco Nazionale del Gargano, nei pressi della Grotta di Manaccora che conserva testimonianze che vanno dall’era del bronzo fino all’epoca romana. Una piccola oasi naturale e una specie di avamposto contro la cementificazione della costa. La baia è sfuggita al grande incendio del 2007 che ha distrutto centinaia e centinaia di ettari di macchia mediterranea. Una piccola oasi che però combatte anche contro la cementificazione selvaggia che vuole prendersi anche questo pezzo di costa incontaminata.
corrieredelmezzogiorno