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Cagnano/ Per il cimitero dei cetacei chiede il rimborso di seicentomila euro

“Se entro 5 giorni non mi pagheranno provvederò a rimuovere i capodogli”.

 

 – L’aut aut di Antonio Marrucchelli, titolare dell’impresa edile che provvide alla rimozione dei sette capodogli, arenatisi a dicembre di due anni fa, e al loro interramento su terreno concesso in comodato d’uso al Comune di Ischitella. L’imprenditore ha concesso cinque giorni di tempo al sindaco di del centro garganico, Piero Colecchia, per provvedere alla rimozione dei cetacei, in caso contrario – assicura – "provvederò autonomamente a collocare le carcasse su terreno di proprietà del comune di Ischitella, con relativo addebito a vostro carico dei costi".Marrucchelli ricorda che, all’indomani della rimozione e interramente dei cetacei, gli fu chiesto di far preparare il computo metrico per quantificare il costo dell’intervento, valutazione che fece una commissione composta da quattro tecnici, tre di Cagnano Varano e uno di Ischitella, rispettivamente i geometri Michele Di Pumpo, Matteo Cicìlano, e i geologi Domenico Del Conte, Pasquale Triggiano. Devo confessare –
ricorda l’imprenditore – che lavorarono in condizioni di disagio e in tempi brevissimi. Importo quantificato: 532mila euro, di cui circa 70mila per il loro onorario" .La somma che Antonio Marrucchelli chiede, oggi, ammonta a seicentomila euro, cioè – come fa osservare Colecchia – ottantacinquemila euro a capodoglio, che il primo cittadino ritiene essere "una enormità se rapportata ai trentamila per effettuare con lo stesso sistema lo smaltimento di due capodogli in
Toscana, qualche giorno addietro".Colecchia ritiene che, a questo punto, "c’è qualcosa che non quadra .La cifra che finora ha ricevuto l’imprenditore è di centocinquantamila euro, somma che Colecchia ritiene "più che sufficiente". Il sindaco ricorda anche a Marrucchelli che i Comuni di Ischitella e Cagnano Varano "nè possono e neppure devono essere coinvolti in termini economici in un’operazione al protezione civile di esclusiva competenza e pertinenza dello Stato, soprattutto per mammiferi tutelati da normative internazionali". Una querelle che pare destinata ad avere tempi lunghi, viste le posizioni sulle quali si stanno irrigidendo, da una parte il titolare dell’impresa
edile, dall’altra gli amministratori comunali. Colecchìa, perchè non ci siano equivoci su quello che è l’atteggiamento dell’amministrazione comunale, ricorda a Marrucchelli che può "tranquillamente far valere i propri diritti rivolgendosi all’autorità giudiziaria, al fine di chiudere una pagina già ampiamente tragica soprattutto per la morte di sette esemplari di specie in estinzione, e, monito per l’umanità, apparentemente già storia dimenticata". Il sindaco Colecchia, infine, si dice certo che se la rimozione delle carcasse dei cetacei fosse eseguita da "mano esperta darebbe impulso alla ricerca per gli studiosi del settore, oltre che essere una preziosa testimonianza per i nostri studenti".

Francesco Mastropaolo