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Regione/ Più tasse per far quadrare il bilancio. In vista rincari per benzina e gasolio

Protezione Civile, possibile l’aumento delle accise.

 

 Sulla testa dei pugliesi balla il possibile aumento dell’accisa sulla benzina e, novità, anche sul gasolio. Per un paio di motivi: per la necessità di finanziare interventi di protezione civile dopo l’alluvione nel tarantino del marzo scorso; per l’esigenza di avere stanziamenti sufficienti a far marciare il sistema del trasporto pubblico locale, oppresso da un insostenibile taglio dei trasferimenti statali. Così, la discussione sul bilancio di previsione 2012, si arricchisce di un nuovo capitolo. Sia chiaro: nulla è stato deciso. E anzi l’assessore al Bilancio Michele Pelillo si è già dichiarato contrario ad aumentare la pressione fiscale. Tuttavia, ieri sono emersi due fatti nuovi. Il primo: la Protezione civile nazionale ha chiarito, con una nota, perché non siano stati stanziati i fondi dopo l’alluvione disastrosa di marzo. Mancano – dice il dipartimento guidato da Franco Gabrielli – le somme statali. La Puglia, invece, ha già predisposto «la documentazione sui danni subiti e ha messo a disposizione 1,5 milioni di euro».

Il punto cruciale arriva dopo: «Per il momento – dice la Protezione civile – la Puglia non ha ancora acceduto all’aumento regionale delle accise sulla benzina che la Regione, per le vie brevi, si è detta disposta ad attivare, solo nel momento in cui lo Stato troverà le risorse di sua competenza». Insomma: quando Roma troverà i soldi, la Puglia sarà costretta ad aumentare l’accisa sulla benzina. È la cosiddetta «tassa sulla sciagura», voluta dal governo nazionale perché le Regioni cofinanziassero interventi di protezione civile. È quello che è successo nelle settimane scorse in Liguria e Toscana. Già ora in Puglia vige un’accisa sulla benzina pari a 2,58 centesimi al litro. Un ulteriore aumento può essere disposto nelle Regioni con Piano di rientro sanitario strutturale (e non è il caso della Puglia) oppure per vicende di protezione civile (il caso nostro). Seconda questione. L’assessore ai Trasporti, Guglielmo Minervini, ha spiegato ieri perché in giunta si è opposto all’idea di varare il Bilancio 2012, mentre ha militato a favore dell’esercizio provvisorio. «A causa del taglio cospicuo ai trasferimenti statali – dice – si dovrebbe iscrivere zero in bilancio. Dunque, dal primo gennaio zero servizi sul trasporto pubblico locale. Vuol dire bus e treni da tagliare, oltre quelli cassati da Trenitalia per la lunga percorrenza». Che fare per rimediare, prevedere nuove entrate? Inasprire le tasse? «Non è una discussione accantonata» dice Minervini che già a settembre aveva lanciato l’allarme.
Ciò significa mettere mano all’accisa sul gasolio, mai attivata in Puglia, e riservata proprio alle politiche di Trasporto. La questione è seria. Non solo mancano i soldi per il trasporto locale, ma dal 2012 occorrerà mettere mano al bilancio autonomo (senza più utilizzare i fondi Ue) per finanziare i 12 milioni indispensabili ad incentivare la compagnia aerea low-cost Ryanair. L’aria è sempre tesa, come sempre a fine anno. Nichi Vendola difende la scelta di approvare il bilancio, rinunciando all’esercizio provvisorio: «So che in queste condizioni è tecnicamente difficile. Ma dobbiamo sforzarci, per essere virtuosi tre volte: per aver speso tutti i soldi della Ue, per non aver violato il patto di stabilità 2011, per essere riusciti ad approvare il bilancio». Fissato già il calendario: il 12 dicembre in giunta, il 28 e 29 in Consiglio. Sarà una corsa contro il tempo.

Francesco Strippoli