Una cartolina dal Gargano, di quelle che non si usano più. La invierebbero operatori turistici e rappresentanti politici del promontorio di mare e montagna. Per scrivere due parole ad Antonio Pepe: Che dia importanza ai luoghi dove si produce. Che la provincia attiri gli investimenti infrastrutturali della Regione".
Paolo Rosiello, operatore turistico della zona, ha perso la fiducia nella politica, anzi, sono i politici a "non credere più in noi". Perché la superstrada si ferma a Vico, . perché dopo la galleria per Mattinata non si è fatto più nulla, perché dal "ciucciariello che apprezzavano i tedeschi tutto è rimasto identico". Se la prende con un aeroporto che non decolla, con la predilezione "salentina" dei politici a danno del Gargano. "E chi sono i ministri della Puglia?- si chiede retoricamente- Adriana Poli Bortone e Raffaele Fitto che fanno gli interessi della loro zona." Disilluso nei confronti della politica perché, realmente, non riesce a spostare nulla, dirotta la ricognizione a livello regionale: "Elena Gentile è assessore ai servizi sociali e in più è di Cerignola, conosce meglio quei problemi". Intanto i tempi perla formazione della giunta sono serrati, quelli decisivi per dare voce al territorio. La rassegnazione è quella di chi da anni vede la politica incapace di soluzioni mentre, a rimanere, è la stoffa dell’imprenditore: "quello che abbiamo lo dobbiamo alla nostra capacità, se aspettavamo la politica stavamo ancora al ciucciariello". In corsa per uno scranno a Palazzo Dogana, di quella zona, non c’è nessuno. Pepe aveva detto che "le civiche non dovevano essere rappresentate e che gli assessori dovevano provenire dall’esterno". Sfogo di Cecchino Damone che, in zona, ha molti consiglieri. Altro imprenditore del turismo, ambito in cui si è speso molto, in programmi, il presidente Pepe è Gigi Manzionna. "La politica ha le sue logiche, dopo l’incendio abbiamo detto e ridetto che c’era bisogno di un intervento forte, invece? La questione della Club Air, ci lascia al palo. Serve il decisionismo in Provincia e che il territorio sia adeguatamente rappresentato". L’assessore al turismo di Vieste, NicolaRosiello evidenzia quanto il promontorio abbia contribuito al "successo del Pdl", successo non adeguatamente ricompensato in termini di rappresentatività. "Non abbiamo raggiunto l’unità intorno ad una persona e ad un nome, chi assisteva a questa fase preparatoria non ha fatto nulla per agevolarla, è rimasto a guardare. Mi riferisco al segretario provinciale di Forza Italia". Della riunione a Lesina è informato: "Capisco che ci si incontri ma bisogna proporre dei nomi che sintetizzino il Gargano. Il fatto è che nelle diverse fasi elettorali si sono proposte varie persone, Carmine D’Anelli, Rocco Ruo, Raffaele Vigilante, Mario Trombetta, ex sindaco di Carpino, ma nessuno è riuscito a catalizzare il consenso. Questo è un limite del Gargano. Se saranno capaci di fare una proposta seria ci sono ancora i margini per dare un nostro nome". Carmine D’Anelli, il sindaco di Rodi, risponde alle questioni con asciutto pragmatismo: " Ancora a pensare chi deve essere assessore! La stagione incalza, i turisti -meno male- stanno già sulle spiagge e noi siamo il primo Comune che ha pronto il cartellone estivo, dal 15 giugno al 15 settembre". Impegni turistici ed istituzionali, nei paesi sul mare si accavallano. Per il resto la giunta può "cambiare, è dinamica, non statica". Spiegazione di D’Anelli: "Meglio fare il consigliere, che poi come assessore c’è il rischio di andare a casa, e poi la giunta senza consiglio non conta". Le piace una giunta a termine?: "Può cambiare, ad esempio Stefano Pecorella fa l’avvocato, vive di questo e siccome potrebbe non occuparsi a sufficienza di politica, Pepe lo può cambiare".
P.L.
L’Attacco