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Nessuno tocchi l’eliambulanza

Il servizio rimarrà attivo fino al prossimo 15 settembre

 

L’Eliambulanza di Vieste, resta lì dov’è. Nessuna soppressione del servizio, che nel 2007 ha effettuato 222 interventi sul Gargano. L’Eliambulanza rimarrà attiva fino al prossimo 15 settembre e coesisterà con il servizio di Elisoccorso. Questa la decisione emersa durante il consiglio comunale monotematico convocato ieri pomeriggio a Vieste. Tra i presenti anche il commissario straordinario dell’Asl Donato Troiano. Una riunione che fa seguito alle numerose proteste sollevate proprio dall’amministrazione viestana, la cui sanità è già messa a dura prova dalla carenza di trasporto su due ruote, sono solo due, infatti, le ambulanze a disposizione su tutto il territorio. Secondo il sindaco Ersilia Nobile non bisogna considerare l’Elisoccorso come un servizio sostitutivo dell’Eliambulanza; si tratta di due cose ben distinte. " I due servizi possono e devono convivere – ha detto il sindaco Nobile – non si può sopprimere un servizio perchè inizi un altro. Eliambulanza è differente da Elisoccorso; l’eliambulanza che stava sul territorio del Gargano è quella che ha appoggiato il punto di primo intervento. Entrambi prosegue Nobile – sono indispensabili per il nostro territorio". Secondo il primo cittadino di Vieste la richiesta di soppressione del servizio di Eliambulanza a vantaggio di quello di Elisoccorso sarebbe arrivata sul suo tavolo solo qualche giorno fa. "io – ha detto ai nostri microfoni – non sono stata ascoltata per niente, non ho avuto nessuna comunicazione, quindi – sottolinea il sindaco – ci sarebbero tutti gli estremi per il reato di omissione d’atti di ufficio. Non è possibile che un servizio di vitale importanza si sopprima solo con una propaganda del nuovo servizio". Dunque, l’Eliambulanza rimarrà attiva a Vieste durante tutto il periodo estivo, momento particolarmente delicato vista la mole di turisti che affolleranno il litorale garganico. Un modo per assicurare a tutti i residenti il diritto alla salute. "Tutti i cittadini al mondo hanno diritto alla salute – ha concluso Nobile – non si può attivare un servizio a discapito degli stessi cittadini".