Cambia l'esame di maturità per circa 480 mila studenti italiani. Alcune entreranno in vigore già da quest'anno altre dal 2008/2009. La più importante per ragazzi e genitori è senz'altro quella che modifica la composizione delle commissioni giudicatrici: non più formate esclusivamente da docenti interni. La prossima estate i ragazzi delle scuole superiori dovranno mostrare tutto quello che hanno imparato di fronte a commissioni composte da tre docenti esterni e tre membri interni. Il presidente, esterno anche questo, coordinerà i lavori di due classi o, al massimo, di 70 candidati. Tramonta l'era del presidente-notaio costretto fino allo scorso anno a fare la spola anche fra venti commissioni contemporaneamente. E dopo sei anni ritorna l'ammissione agli esami, abolita dalla riforma Berlinguer: sarà il consiglio di classe a stabilire chi potrà sedersi davanti alla commissione. Un'altra novità di rilievo riguarda la terza prova per gli studenti degli istituti tecnici, che rappresentano quasi la metà deidiplomandi. Perloro l'ultima delle tre prove scritte 'avrà carattere tecnico-pratico e laboratoriale e potrà durare anche più di un giorno, un modello simile a quello adottato da tempo nei licei artistici e negli istituti d'arte. Due le novità che entreranno in vigore a partire dall'anno scolastico 2008/2009: la modifica del punteggio – ancora per due anni, il 2006/2007 e il 2007/2008, così suddiviso: 20 punti al credito scolastico, 45 punti per i tre scritti e 35 punti al colloquio – e l'obbligo di saldare i debiti formativi degli ultimi anni. Per coloro che affronteranno la maturità fra tre anni dei 100 a disposizione della commissione 25 punti saranno destinati al credito scolastico, 45 agli scritti e 30 punti all'esame orale. Per i superbravi sarà a disposizione la lode e borse di studio, per un ammontare massimo di 5 milioni di euro da utilizzare perla prosecuzione degli studi. Pugno di ferro nei confronti dei diplomifici. I candidati privatisti, passati dai 348 del 2001 ai quasi11 mila dell'estate scorsa, dovranno sostenere l'esame in una scuola statale o paritaria del comune di residenza e coloro che non sono in possesso della promozione all'ultimo anno dovranno sostenere un esame preliminare. Niente più, quindi, viaggi della speranza a centinaia di chilometri di distanza da casa o salti olimpionici. Stretta in vista anche per i cosiddetti ottisti: coloro che, ottenuta la promozione al penultimo anno con almeno otto in tutte le materie, dopo meno di un mese possono presentarsi agli esami direttamente senza frequentare l'ultimo anno. Per loro la nuova legge prevede che al secondo e terzo anno non siano mai stati bocciati e abbiano ottenuto la promozione con almeno sette in tutte le discipline.
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