Menu Chiudi

Primi nomi candidati a sindaco a Vico: Luigi Damiani e Pierino Amicarelli

Mancano poche settimane ad uno degli appuntamenti più importanti per Vico e finalmente la macchina lenta della politica ci dona qualche notizia ufficiale e qualcuna ufficiosa.

Siamo certi e lo speriamo, che tutti i cittadini vichesi siano interessati a conoscere i nomi di coloro che assumeranno la responsabilità di candidarsi alla guida del paese, compito divenuto davvero molto molto difficoltoso e complesso, dove oltre a sacrificio ed abnegazione, ci si deve dotare di una squadra affiatata e ben organizzata.

I fatti. L’incontro pubblico di sabato 13 gennaio, in cui Forza Italia pone l’accento sulla necessità, per il bene del paese e dei risultati, di creare una lista politica, una Casa della Libertà per intenderci, per unire uomini con idee condivise, coerentemente con la propria appartenenza, sembra vanificarsi. Infatti è proprio di domenica 14 la notizia che un gruppo di partiti, di uomini indipendenti e alcuni esponenti della società cosiddetta civile, ha proposto ufficialmente e  all’unanimità   Luigi Damiani, come  candidato sindaco con mandato esplorativo per verificare la possibilità e le condizioni, su programmi e uomini, per essere a capo di una coalizione che vede l’U.D.C., parte di A.N., i Repubblicani Europei, i D.S., gran parte della Margherita, e quanti volessero posizionarsi in netto disaccordo con la passata amministrazione. Se così fosse addio C.D.L.? Parrebbe proprio di si. In verità Michele Scaramuzzo nel suo intervento di sabato, ha concluso dicendo che in caso di fallimento del progetto C.D.L., Forza Italia si guarderà intorno a 360°. Cosa può significare: un accordo con Luigi Damiani oppure una lista di soli uomini azzurri? Con quale candidato sindaco? Intanto registriamo dagli interventi dei forzisti una condanna al metodo di Amicarelli nella gestione della cosa pubblica e delle scelte operate, e questo per capire che il loro intento è di operare diversamente e con programmi ben definiti. Vedremo.

Per chiudere, possiamo  affermare che il nome di Pierino Amicarelli sarà quasi certamente confermato dagli amministratori uscenti a capo di una lista (civica?).

Non conosciamo ad oggi le intenzioni della sinistra vichese intesa come Rifondazione e Comunisti Italiani, ma sappiamo che i loro metodi di scelta sono sempre stati coerenti e di rigorosa appartenenza, anche se qualcuno non si sente di escludere un loro fattivo coinvolgimento.

Oltre i partiti, oltre gli schieramenti, dunque. Continua la scelta obbligata per molti, di mettere insieme uomini validi invece che mere sigle di partito.         

Michele Lauriola