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Designer rivedono l’orecchietta di Puglia in una singolare mostra a Milano

Tutte le proposte più innovative in una mostra singolare: Orecchietta dal gusto al design, dal 18 al 23 aprile, a Milano. Le sollecitazioni non dovrebbero mancare, tanto da voler poi correre al ristorante.

Quattro professioniste di successo coordinate dalla storica del design Antonia Pansera: Luisa Bocchietto, Laura Giugiaro, Patrizia Scarzella, Giovanna Talocci. Uno stuolo di oltre settanta designer, la metà dei quali sotto i 35 anni. Tutti pazzi per l’orecchietta. Sì quella pugliese, pasta versatile in cucina e adesso anche nella fervida immaginazione di creativi italiani che hanno messo le loro proposte sul tema in una mostra veramente singolare: Orecchietta dal gusto al design, dal 18 al 23 aprile, a Milano, nel Fuori Salone 2007. Sorprendente anche la location dell’evento, la Biblioteca di Santa Maria Incoronata, gioiello del '400 sconosciuto ai più, che la promotrice di questo kermesse di idee, Rossana Muolo, titolare della Masseria Torre Coccaro a Savelletri di Fasano (Puglia), propone all’attenzione dei visitatori. Anche questo è un modo nuovo per promuovere la propria attività alberghiera. E non poteva mancare un Premio riservato agli under 35: 'Orecchietta, forma e funzione: dalla gastronomia al design, dal gusto all’immaginè. Al vincitore, che sarà proclamato in sede espositiva il 20 aprile andranno 5.000 euro. Luisa Bocchietto illuminerà la location della mostra con un’inconsueta fonte luminosa a rete che scola orecchiette. Laura Giugiaro arricchirà la tavola con una zip portatovagliolo molto chic. Mentre Giovanna Talocci ha ideato un simpatico set di ciotole colorate. Patrizia Scarzella lancerà la moda di vezzosi cappellini in feltro ornati con la pasta pugliese. Decisamente ispirate alla funzionalità le creazioni dei designer under 35 che partecipano al Premio, secondo quanto assicurano i promotori della mostra: contenitori, gioielli, sedie, poltrone e lampade. E c'è chi ha provato a lanciare una nuova tendenza con sciarpe e vestiti in tessuto d’orecchietta. Dall’orecchietta all’orecchietta: come capocchia di un piccolo spillo o come grande vasca per esterni, con tanto di collettore solare, che evoca una forchetta. Dissacrante un Miracolo nella Taverna, omaggio sì all’intensità della pittura di Caravaggio ma dove l’elemento centrale è un pacco di orecchiette. Nè potevano mancare due ispirazioni letterarie: il racconto “Un pezzetto di pasta”, tributo alla tradizione pugliese, e la poesia Madrigale per un lampadario. Insomma, al visitatore le sollecitazioni non dovrebbero proprio mancare. Prima in mostra e poi, magari, al ristorante.