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Per Ischitella, Rodi, Cagnano, e Vico oggi la ricorrenza del Crocifisso del Lago

Una tradizione che si rinnova, con identica testi­monianza e intesità emotiva, di anno in anno, e questo da tre secoli. Siamo ad Ischitella e, oggi, è la ricorrenza del "Ringraziamento" da parte delle popolazioni di Cagnano Varano, Ro­di Garganico e Vico del Gargano, naturalmente anche di Ischitella, al santissimo Crocifisso di Varano per la "miracolosa pioggia del 23 aprile 1717", che andò a rompere un lun­ghissimo periodo di siccità. Di quel­l'avvenimento c'è una testimonianza documentata sintetizzata in un testo scolpito su una parete della chiesetta che custodisce il "Crocifisso". Quello del 1717 non è stato l'unico episodio, ne sono stati documentati altri due. La chiesa del Crocifisso è sul lago di Varano, in territorio di Ischitella, specchio d'acqua che lam­bisce anche le coste di Carpino e Cagnano Varano. Migliaia le persone che, dalle pri­me ore del giorno e imo a tarda sera, si raccolgono nei pressi della chiesa dell'Annunziata sul lago di Varano, dove è custodito il Cristo" dal volto "dolce e penetrante", e, dopo il mo­mento religioso (celebrazione della messa e processione), c'è quello della scampagnata, tra gli ampi e acco­glienti spazi verdi, e gli immancabili fuochi d'artificio e spettacoli, musi­cali. La storia. Fino a qualche decennio addietro, l'intera zona e la stessa chiesa erano diventate una sorta di ricettacolo di animali randagi e ri­fugio occasionale, ma anche oggetto di manomissioni da parte di gente senza scrupoli, tant'è che vennero sottratti oggetti sacri (alcuni mai più ritrovati), come l'immagine di una Madonna, divelte le porte, le stesse campane rubate ma, miraco­losamente, recuperate. Il crocifisso (risalente a fine XIII inizio XIV secolo), che correva lo stesso rischio, venne portato nella chiesa di santa Maria Maggiore di Ischitella. Nel frattempo, si riscostituì la con­fraternita della Pia unione e furono avviati i lavori di restauro della chie­setta e della stessa immagine sacra del Cristo. I rapporti tra Pia unione e clero locale. Piuttosto difficili. Furo­no necessarie manifestazioni popo­lari per "costringere" il vescovo di Manfredonia a disporre la riaper­tura, dopo i lavori di restauro, della chiesa: chiavi che l'alto prelato con­segnò al sindaco della cittadina gar­ganica, questo a significare della ne­cessità, anche da parte dell'arcive­scovo, di mantenere una manifesta equidistanza dalle posizioni di clero e Pia unione. II ritorno nella chiesa dell'Annunziata della sacra icona venne salutato da una grande folla che accompagnò il Cristo imo alle sponde del lago dove si trova tuttora e "vi rimarrà" I guardiani del cro­cifisso.