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CHE RESPONSABILITÀ HANNO GLI OPERATORI SANITARI

Se ne discute all'Ordine provinciale dei Medici sabato 5 maggio

Secondi i dati del ministero della Salute, in Italia le denunce per presunti casi di malasanità sarebbero raddoppiate negli ultimi venti anni. Di fatto triplicate quelle presentate per presunto omicidio colposo, molto spesso sostenute da azioni civili e relative richieste di risarcimento. Ma è lo stesso dicastero a mettere in guardia e a diffidare gli utenti dal trarre conclusioni affrettate, definendo questo incremento “improbabile e piuttosto dettato dal malcostume tutto italiano di non riuscire ad accettare una cosa dolorosa ma naturale come il decesso”. Insomma dove finisce la fatalità e comincia la colpa? Dove cessa il diritto alla vita e sopraggiungono le responsabilità oggettive? Un tema di stringente attualità, su cui negli ultimi mesi è stata chiamata a pronunciarsi anche la Conferenza episcopale italiana che ha ribadito “la necessità di garantire al paziente la miglior qualità delle cure possibile senza tuttavia rifugiarsi in verità oblique in presenza di un evento imponderabile come la morte”.Tra scienza ed etica, tra responsabilità e abusi degli strumenti messi a disposizione della civiltà si parlerà al convegno “In dubbio pro reo, tra medicina ed etica responsabilità civile e penale degli operatori sanitari” in programma sabato 5 maggio, a partire dalle 8.30, presso la sala conferenze dell’Ordine provinciale dei medici. Al dibattito, organizzato dall’azienda ospedaliero universitaria Riuniti di Foggia, dall’Università degli studi di Foggia, dall’Ordine provinciale dei medici, dall’Ordine dei giornalisti della Puglia e dalla Procura della Repubblica di Foggia, prenderanno parte, tra gli altri, l’arcivescovo della Diocesi Foggia – Bovino Francesco Pio Tamburino, il presidente dell’Ordine regionale dei giornalisti Michele Partipilo, il presidente dell’Ordine provinciale dei medici Salvatore Onorati e il procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Foggia Vincenzo Russo. Per gli interventi tecnici e l’approfondimento dei temi in questione è annunciata la presenza del direttore dell’Istituto di medicina legale dell’Università di Foggia Vittorio Fineschi, dell’avvocato Francesca Testini in rappresentanza dell’Ordine provinciale degli avvocati, della responsabile del Centro anti veleni degli Ospedali riuniti Anna Lepore, del responsabile della rianimazione dell’ospedale Miulli di Acquaviva delle Fonti, del direttore e del responsabile della struttura di rianimazione degli Ospedali riuniti rispettivamente Alessandro Palumbo e Giuseppe Carrillo. “Si tratta un convegno destinato a lasciare una traccia – sostiene Carrillo, che è anche l’ideatore e il responsabile scientifico dell’appuntamento – perché in una terra molto sensibile a questi temi si tenta, piuttosto coraggiosamente, di fare il punto sullo stato della salute della sanità pubblica e sulla tendenza ad accusare i medici anche di cose di cui non sono assolutamente responsabili. Certo succedono gli errori, ma ogni giorno va in scena anche una sanità sanissima e di prima scelta di cui si parla pochissimo e mal volentieri”.

 

Per ulteriori informazioni:

segreteria scientifica del convegno, presso il Centro antiveleni degli Ospedali riuniti di Foggia al tel. 0881732326 oppure al fax 0881736094