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Soccorsi regna l’improvvisazione

Medici senza esperienza e mezzi obsoleti. Si preannuncia una stagione molto calda. Tutto da allestire, alle porte dell’estate, il servizio di assistenza nei comuni del nostro Gargano.

Una stagione estiva che si preannuncia molto calda. E non solo per quanto riguarda le tempe­rature, quanto sul fronte dell'organizzazione dei servizi di assistenza sanitaria su tutto il territorio del Gargano. Ma di tutto ciò sembra che nessuno se ne accorga, se è ve­ro com'è vero che uno dei set­tori nevralgici, qual è la sanità, il territorio interessato, da Vie­ste a Cagnano Varano, passan­do per Carpino, Rodi Garga­nico, Peschici, Vico e Isole Tremiti, è privo di un pre­sidio ospedaliero, che i pochi punti di primo intervento di­slocati a Rodi Garganico, Vico del Gargano e Vieste sono co­stretti a vivere in una costante situazione di emergenza. E non ci riferiamo al solo dato riguar­dante le numerose richieste di intervento al «118», ma anche e soprattutto alla carenza di per­sonale e strutture che non sem­pre, nonostante impegno e pro­fessionalità dei medici, posso­no garantire un servizio otti­male. Cosa sia cambiato in quattro anni di attivazione del 118 sul Gargano nord, sembra proprio nulla. Anzi, non solo i problemi sono rimasti gli stes­si, sia se guardiamo alla sta­bilizzazione del personale, sia per quanto riguarda la qualità delle strutture che ospitano i Centri di primo intervento, ma tutto lascia pensare che si sia­no aggravati. Non meno di un mese fa il Nucleo anti sofisticazioni dei carabinieri hanno controllato il Centro di Vico, e non cre­diamo che non abbiamo rile­vato proprio nulla. Ma il dato che, se confermato, dovrebbe far saltare dalla sedia quanti hanno fatto passare il tutto sot­to silenzio, dice di turnazioni di medici di ventiquattro, tren­ta e, da non crederci, di ben quarantott'ore consecutive. E ciò sarebbe accaduto in un pas­sato recente. Resta da eviden­ziare che, in spregio alle più basilari norme sulla tutela del­la maternità, in passato, caso più unico che raro, è stata in servizio una dottoressa in avanzato stato di gravidanza. Roba da far rabbrividere an­che il caporalato più spregiu­dicato, e tutto questo sarebbe accaduto in un servizio di estrema importanza com'è quello dell'emergenza urgen­za. Altra ciliegina, sempre a proposito di sicurezza per l'utente, per dire della disin­voltura con cui vengono orga­nizzati i servizi d'emergenza. E' indispensabile, a questo punto, che il commissario straordinario dell'Asl Foggia, Donato Troiano, dia risposte chiare e risolutive, ma soprat­tutto che avvii un'indagine co­noscitiva su tutto ciò indivi­duando precise responsabilità e assicurando che, d'ora in poi, le popolazioni del Gargano Nord e i turisti non vengano più considerati cittadini, non sappiamo di che serie.