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Superiori in Puglia, ragazze più brave

Secondo i dati dell'Ufficio scolastico regionale per l'anno 2006/2007, al primo anno delle medie secondarie promosse l'85% delle studentesse contro il 75% dei ragazzi

A scuola maschi e femmine, quanto a bravura, sono più o meno alla pari fino alle medie. Poi i maschi cedono nettamente il passo alle femmine, e non certo per galanteria. Lo dicono le prime rilevazioni sulle percentuali di studenti promossi in Puglia nell’anno scolastico 2006-2007 elaborate dall’ufficio scolastico regionale. I dati fanno riferimento a circa il 90% delle scuole pubbliche pugliesi.
Dunque si parte con la scuola primaria e qui la percentuale dei promossi è costantemente del 100% nei cinque anni canonici. Qualcosa invece comincia a cambiare negli anni della scuola media. La percentuale dei promossi quest’anno ha sì sfiorato l'ein plein, ma non l’ha mai raggiunto, cominciando anche ad indicare che le femminucce si applicano allo studio un po' di più dei maschietti.
Una differenza, quest’ultima, che si accentua decisamente non appena gli studenti mettono piede negli istituti superiori. È stata dura per tutti al primo anno, perché i promossi sono stati circa l’85% tra le femmine e il 75% tra i maschi. Percentuali che sono salite per il secondo, terzo e quarto anno di studio, attestandosi tra l’80% e il 90% dei promossi, ma sempre con un “gap” netto non colmato dai maschi, rispetto alle femmine, di almeno il 5%, con una punta massima dell’8% tra gli studenti promossi che hanno frequentato il terzo anno di scuola superiore.
Un impatto diverso quest’anno lo hanno avuto invece gli studenti del quinto anno, ai quali sono state applicate le nuove norme impartite dal ministro della Pubblica istruzione, Beppe Fioroni. «Quest’anno – spiega il dirigente tecnico del ministero Virgilio Marrone, che lavora all’ufficio scolastico regionale della Puglia – ci sono stati i giudizi di ammissione, che fino all’anno scorso non esistevano. Le prime tabelle di studenti ammessi che ho visto mi sembra indichino percentuali non molto alte, con un dato elevato per i licei e decisamente meno per gli istituti tecnici e professionali».
Marrone spiega che l’applicazione delle nuove norme è stata accompagnata da alcune incertezze nel corpo docente, superate con una serie di incontri preventivi. Non si sa invece quanto le nuove norme abbiano trovato consenso fra gli studenti pugliesi degli istituti superiori: ancora qualche settimana, il tempo per chiudere il ciclo degli esami, e si capirà se la nuova soluzione ministeriale è gradita anche a loro.