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Maturità: più di cento i docenti in fuga

È caos per gli esami di maturità. A Foggia e provincia come nel resto della Regione, fuga di commissari e presidenti. Più di cento quelli che mancano all’appello e  hanno dato forfait per “motivi di salute”. Una stima approssimativa. L’Ufficio scolastico provinciale infatti non ha neppure avuto il tempo di contare gli assenti perché bisogna pensare a nominare i possibili sostituiti. Sostituti considerati quasi dei missionari dall’ Associazione nazionale dirigenti e alte professionalità “perché disponibili a lavorare spostandosi fuori città con compensi non adeguati”. “Il Ministro Padoa Schioppa – secondo la sezione regionale dell’Associazione nazionale presidi – ha ritenuto di non abbassare i compensi ai docenti ma in cambio ha tassato anche i rimborsi spese”. Una sottrazione dallo stipendio complessivo pari al 38%. I professori non ci stanno ad assumenrsi la responsabilità di far parte delle commissioni, in cambio di 900 euro (399 per i commissari interni), e preferiscono darsi ammalati. Basta un’emicrania o un mal di testa e l’esame è scongiurato. E con esso almeno almeno tre settimane di lavoro che non tutti apprezzano. I problemi maggiori sono per chi viaggia. Pensate che i prof che sono stati nominati nel Comune di residenza e quelli che invece devono spostarsi in una sede d’esame raggiungibile in 30 minuti hanno diritto allo stesso rimborso spese: 171 euro per circa 20 giorni di lavoro.  Insomma, mentre gli studenti devono vedersela con il momento più importante della loro carriera scolastica, i docenti se la danno a gambe.