Da domani via alle verifiche: i gestori avranno dai 10 ai 30 giorni di tempo. Passa ai comuni la gestione delle concessioni demaniali. Tolleranza zero. Ritiro della licenza a chi non si mette in regola.
Il 70 per cento dei lidi pugliesi è fuorilegge. Il primo censimento sugli stabilimenti balneari, realizzato dal Demanio, ha fornito un dato eclatante: due gestori su tre da domani rischiano la revoca della licenza. Entro la fine dell'estate mille lidi privati potranno chiudere o passare di mano. Recinzioni in cemento armato, muretti che tagliano in due la spiaggia, accessi negati al mare: questi i reati che rischiano di mettere in crisi l'offerta turistica regionale. Ieri è scaduto il tempo a disposizione concesso ai gestori balneari pugliesi per mettersi in regola con la legge regionale sulle coste del 2006. E da domani partiranno i controlli a tappeto lungo le coste di Puglia. Dei veri e propri blitz mirati negli stabilimenti balneari che, all'ultimo controllo, sono risultati essere non a norma. «Non ci saranno sconti per nessuno – promette 1'assessore regionale al Demanio, Guglielmo Minervini – il tempo per le parole è scaduto». Da domani i tecnici del Demanio, possono avviare le istanze per revocare la concessione della licenza ai gestori non in regola che, dal momento della notifica, avranno dai 10 ai 30 giorni di tempo a disposizione per sanare la propria posizione. Intanto è stato formalizzato il passaggio di consegne sulla gestione delle coste che passerà dalla Regione ai Comuni. Le amministrazioni comunali avranno a disposizione la banca dati del Sistema informativo demaniale: tutti i lidi di Puglia saranno a portata di un clic.