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DL – DS – perplessità sulla sanità a Vieste

Da tempo esprimiamo perplessità sulla qualità dei servizi sanitari a Vieste. All’inizio della stagione turistica, in un incontro pubblico, avevamo evidenziato come ancora una volta le criticità del nostro sistema sanitario rischiavano di esplodere in tutta la loro drammaticità.

In particolare, per il settore dell’emergenza – urgenza del 118, con un’organizzazione casuale delle risorse umane e materiali, e del pronto soccorso non ospedaliero di Vieste, collettore delle improvvisazioni e dell’incapacità di una dirigenza territoriale non in grado di confrontarsi con gli operatori sanitari e con le reali esigenze della nostra città. Circa due mesi fa, non migliorando la situazione, abbiamo richiamato il Sindaco di Vieste alle proprie responsabilità quale prima autorità in campo sanitario del territorio, evidenziandone l’immobilismo anche nell’ambito della programmazione dell’offerta sanitaria rispetto alla stagione turistica ormai avviata, come ad esempio l’organizzazione della Guardia Medica estiva. La replica, dal piglio autoritario, deciso e intransigente, assicurava che le problematiche poste dai nostri “inutili” incontri e comunicati stampa si stavano risolvendo. Invece, a conferma delle nostre perplessità e delle nostre tesi, la Gazzetta del Mezzogiorno del 24 giugno 2007 titolava: “Gargano, emergenza sanità, libro bianco dei sindacati”, ultimo di una lunga serie di resoconti giornalistici sulla malasanità dell’intero Nord Gargano; si trattava dell’invio da parte del Dott. Antonio Traja, segretario aziendale del sindacato Fials, ai responsabili aziendali, al Presidente della Regione, all’Assessore Regionale alla sanità, di un “libro bianco” sulle gravissime condizioni del servizio 118 e dei punti di pronto soccorso del territorio del Gargano Nord.  Ma la “goccia che ha fatto traboccare il vaso”, e che conferma la validità della nostra azione politica, è la Lettera aperta al Presidente della Regione Nicola Vendola, con la quale circa 60 operatori sanitari del Gargano Nord, in maniera accorata ma senza mezzi termini, parlano di inefficienze, di incapacità, di illegalità di gestione, invitandolo a farsi garante diretto di quel cambiamento che lui stesso rappresenta, ma di cui non si vede nessun segno sul nostro territorio (nonostante il grande impegno dell’Assessore Guglielmo Minervini sulla trasparenza anche del sistema sanitario). L’aver voluto, nonostante i nostri continui inviti a cambiare politica aziendale, affrontare la nuova stagione turistica con personale medico e paramedico sotto organico, con reperibilità discutibili dei medici di pronto soccorso, con turnazioni massacranti del personale, c’impone di continuare a manifestare tutta la nostra perplessità su com’è gestito il sistema sanitario nella nostra città (a fronte di una popolazione estiva di 300.000 persone nel mese di agosto) e c’induce a prendere le dovute distanze dalle scelte e dalle responsabilità del Sindaco di Vieste e da quelle della dirigenza distrettuale aziendale dell’ASL di Foggia. Ci auguriamo di non doverlo fare anche nei confronti della nuova gestione commissariale dell’azienda sanitaria provinciale che, a seguito della pubblicazione del “libro bianco” e della Lettera aperta a Vendola, commetterebbe un grave errore se si arroccasse nella difesa dell’indifendibile.

 

Aldo RAGNI

Democratici di Sinistra

Michele Eugenio DI CARLO

La  Margherita