Come patrimonio dell’umanità. Passo avanti alla Camera per la ratifica dell’apposita convenzione. Gli artisti garganici simbolo di tradizione e cultura.
Passi decisivo ai fini del riconoscimento del patrimonio culturale da parte dell’Unesco.Con la ratifica della Camera dei Deputati della Convenzione Unesco, nel prossimo anno l'Italia potrà presentare le proprie candidature per le prime iscrizioni. Ricordiamo che l’Onu ha, per quanto riguarda già riconosciuto i "Pupi siciliani e i “Tenore sardi” come parte di un tessuto di tradizioni e feste che va oltre i nostri confini e che in tutto il mondo rappresenta una straordinaria ricchezza italiana. Nella lista dell'Unesco potrebbero entrare anche i "Cantori e Cantautori del Gargano", in particolare quelli di Carpino (sono stati di recente nominati "Testimoni della Cultura), i quali tramandano! canti, nonostante l'età molto avanzata. La funzione che questi canti avevano in passato era quella di portare la serenata; lo strumento principe usato per accompagnare i canti era la chitarra battente che veniva realizzata con particolari tecniche artigianali. Erano tre i principali motivi ritmici della musica del Gargano: la "rurianella”, la "viestisana" e la "mundanara", senza dimenticare la particolaritá del ballo delle nostre terre. La musica tradizionale, la danza e il canto sono, per chi vive in alcune aree de Gargano della Lucania e di altre regioni, la manifestazione unitaria di un rito, che può essere religioso, apotropaico, pedagogico o ludico. Avere il riconoscimento dell'Unesco è come istituire un parco intorno al patrimonio immateriale del Gargano all'interno del quale si garantirà la tutela la salvaguardia e la promozione dell'identità della nostra comunitá. Avere un'identità forte, significa, in fondo, non aver paura del diverso e, quindi predisporsi verso l'accoglienza e l'inclusione, sensibilità necessarie per un territorio, come appunto il Gargano, che fa del turismo la sua vocazione principale.