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Giuffreda alcuni buoni (?) motivi per non aderire allo sciopero della scuola

Che senso ha firmare un contratto il 7 ottobre che soddisfa tutte le
parti e poi proclamare lo sciopero?
Non sono riuscito a trovare una risposta adeguata e per questo motivo
per la prima volta non aderisco allo sciopero proclamato per oggi.
Al di là delle buone (?) motivazioni del sindacato io credo che in
questo momento, con un Governo che ha investito strategicamente nella
scuola, mi sembra paradossale scioperare e rafforzare quel sentimento
antigoverno di cui non avevamo proprio bisogno.

Dall’inizio dell’anno scolastico nella scuola si è avvertita un’aria
nuova, una reale inversione di tendenza dopo gli anni bui del centrodestra.
Credo sia solo il caso di ricordare alcuni aspetti salienti della nuova
ventata di novità che ha investito la scuola:

   1. Ripristino del tempo pieno nella scuola primaria per venire
      incontro anche alle richieste delle famiglie.
   2. Potenziamento delle Sezioni primavera rivolte ai bambini dai 2 ai
      3 anni di età.
   3. Ripristino del giudizio di ammissione o di non ammissione
      all’esame di terza media da parte del consiglio di classe e
      istituzione di una ulteriore prova scritta, a carattere nazionale,
      per valutare i livelli di apprendimento conseguiti dagli studenti..
   4. Riduzione degli abusi dei “diplomifici”impedendo ai candidati
      esterni di scegliersi l’istituto dove sostenere gli Esami di
      Stato. I candidati esterni (privatisti) che intendono partecipare
      agli esami di Stato devono presentare le domande al competente
      ufficio scolastico regionale che le attribuisce alle varie
      commissioni.
   5. Innalzamento dell’obbligo scolastico a 16 anni e stanziamento di
      64 milioni di euro per l’apertura pomeridiana delle scuole con
      l’innalzamento dell’età dell’ingresso nel mondo del lavoro a 16 anni.
   6. È stato introdotto un sistema innovativo di supporto permanente e
      gratuito per gli alunni in difficoltà (non si tratta dei vecchi
      esami di riparazione) e per renderlo operativo sono stati
      stanziati 150 milioni in Finanziaria. Credo che queste
      considerazioni possano essere sufficienti per dire, da sinistra,
      che questo sciopero rischia di non far cogliere al mondo della
      scuola la vera natura dello scontro che è in atto nel
      Paese.Un’ultima considerazione: siamo sicuri che con un governo di
      destra per il nostro Paese la scuola possa diventare una priorità?
      Gli ultimi esempi dimostrano il contrario.