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Ripartiti i Tir, ma era già pronto il blitz per rimuoverli

 Sta tornando alla normalità la situazione sulle strade italiane dove sono stati rimossi tutti i blocchi di camion e riprendono gli approvvigionamenti in particolare di benzina e prodotti freschi. Se così non fosse stato, era già pronto il piano della Procura di Roma per rimuovere forzatamente i presidi. 
 La procura di Roma era pronta a sequestrare i tir che in prossimità del casello autostradale di Roma Sud avevano «precluso o rallentato in modo grave il passaggio di autoveicoli destinati a servizi pubblici o di pubblica necessità, quali ambulanze, mezzi di soccorso, pubblici servizi di linea, mezzi adibiti al trasporto delle merci come carburanti, generi alimentari, beni di prima necessità, compresi quelli destinati a ospedali, farmacie, scuole e cliniche». Il blitz, però, studiato in tutti i suoi dettagli dal procuratore capo Giovanni Ferrara, dagli aggiunti Gianfranco Amendola e Nello Rossi e dal pm Rodolfo Sabelli, è venuto meno con il rientro del blocco deciso dalla categoria degli autotrasportatori.
I conducenti di 26 veicoli, le cui targhe erano state segnalate nell’informativa che la polizia stradale aveva trasmesso a piazzale Clodio, sarebbero finiti nei guai, non solo per il reato di interruzione di pubblico servizio, ma anche per aver ignorato il provvedimento di due giorni fa del ministro dei Trasporti con cui si ordinava la riduzione del fermo nazionale dei servizi di autotrasporto.

SONO RIPRESI I COLLEGAMENTI E GLI APPROVVIGIONAMENTI
Dai mercati generali sono finalmente partiti i primi camion di frutta e verdura per rifornire negozi e supermercati anche se la situazione è ancora difficile e ci vorrà circa una settimana prima che del ritorno completo alla normalità con gli scaffali pieni di tutti i prodotti alimentari. E' quanto afferma la Coldiretti sulla base di un monitoraggio nei principali mercati all’ingrosso dove è ripresa l’operatività
Nell’arco di tempo necessario per il superamento dell’emergenza occorre – secondo la Coldiretti – vigilare per fermare accaparramenti, rincari e speculazioni che si stanno verificando sul mercato. Avvio rapido verso la normalità – prosegue la Coldiretti – anche per il trasporto di latte fresco mentre tempi più lunghi si prevedono per le attività di trasformazione dei prodotti alimentari come pasta e dolci dove la ripresa è condizionata dalla disponibilità di materia prima come la farina necessaria per riprendere le lavorazioni. Con l’arrivo del mangime sono sopravvissuti – continua la Coldiretti – i trentamila polli allevati in provincia di Foggia che rischiavano di morire di fame, a dimostrazione che la situazione di emergenza si sta allentando anche se continuano a permanere difficoltà per la mancanza di foraggi e mangimi in molte stalle. Con la fine dell’emergenza – sottolinea la Coldiretti – non devono essere dimenticati i gravi danni subiti dalle imprese per le mancate consegne provocate dai blocchi stradali. Per l'agroalimentare – conclude la Coldiretti – si è verificata una perdita intorno ai 50 milioni di euro per ogni giorno di fermo tra invenduto, deprezzamento delle merci e perdita di opportunità commerciali in Italia e all’estero.