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Incendio, lunga attesa delle verifiche per i fondi regionali

Lo scorso mercoledì abbia­mo realizzato un reportage sui luoghi dell'incendio che ha col­pito il Gargano lo scorso luglio, per fare il punto sullo stato del­l'arte della ricostruzione. La si­tuazione è ancora devastante. Due i milioni di euro stanziati. Uno dalla Regione e uno dal Governo. Ma nessuno li ha vi­sti. Nulla è cambiato. Nulla è ar­rivato."Dopo tutte le promesse sono arrivate solo le bollette da pagare", commentavano i pe­schiciani. E a guardarsi intorno nessuno potrebbe dargli torto. La cifra stanziata dalla Regione Puglia, secondo alcuni, è una cifra di gran lunga inferiore ri­spetto ai danni economici e d'immagine subiti. Fatto sta che questo è il tempo, lungo, delle istruttorie e della conta dei danni, veri o presunti, come ci spiega il sindaco di Peschici, Franco Tavaglione. 'La regione aveva previsto l'intervento e sembra che con l'assestamento di bilancio sia stato approvato lo scorso novembre. II prefetto di Foggia è stato nominato at­tuatore. Il finanziamento è di un milione di euro". Il sindaco ci spiega che il 15% di questa somma è destinato alle impre­se private e che, quindi, restano disponibili circa 850,000 euro. Che andrebbero a coprire le ri­chieste provenienti da tutti i comuni interessati dagli incen­di. Ovviamente non c'è solo Pe­schici. Molti sostengono che questa cifra riesca amalapena a coprire i rimborsi per le auto danneggiate dalle fiamme. "Non è esatto – spiega Tava­glione a l’Attacco – .A coprire le automobili ci sono i fondi mes­si a disposizione dallo stato che dovrebbero essere 5 milioni di euro che dovrebbero far fronte ai danni subiti nell'area centro meridionale dell'Italia". Sui tempi sono tutti molti cauti. Occorre fare la conta dei danni e verificarne l'autenticità. Io penso-aggiunge il primo citta­dino – che per l'erogazione dei fondi ci voglia tempo. Certo si stanno ultimando le diverse istruttorie. Ma non è un lavoro rapido: Noi, tutti i comuni, ci siamo messi subito a disposi­zione per svolgere le pratiche dell’istruttoria nel minor tempo possibile. Ma è anche vero che le istruttorie sono moltissi­me e occorre tempo per fare gli accertamenti. È un lavoro ab­bastanza lungo e delicato. Nel senso che bisogna accertare la congruità delle domande." Pe­schici e, più in generale il Gar­gano,è una zona dove regna so­vrano l'abusivismo edilizio. Per questo occorre fare degli accertamenti. "Bisognerà – spiega il sindaco di Peschici – accertare la congruità delle ri­chieste e basarsi sui dati preci­si. Una verifica dei danni subi­ti, verrà fatta dalla protezione civile che accerterà se ci sono le congruenze. Se la struttura in­teressata al dolo è abusiva o in condizione di legittimità. In li­nea di massima si sta procedendo a completare le istrutto­rie per poter poi erogare i con­tributi richiesti". Ma Peschici non è la sola area del Gargano colpita dall'incendio. Anche a Vieste stanno lavorando alla verifica della conta dei danni. Come conferma l'assessore Zaffarano. "Noi stiamo facen­do le verifiche sui danni subiti e i dovuti accertamenti. Sui tem­pi, crediamo che ci voglia anco­ra molto in quanto non è un'o­perazione semplice e non ab­biamo molto personale ma sia­mo fiduciosi". Un altro ele­mento cardine della ricostru­zione riguarda il rimboschimento. A questo proposito ci sarà il 9 febbraio un convegno a Peschici. "I dan­ni – ci spiega Franco Tavaglione – alle strutture turistiche non vanno sottovaluti ma noi dob­biamo pensare anche a rico­struire quello che c'era. L'am­biente è la nostra risorsa più grande, più importante. Noi vendiamo un pacchetto che comprende l'ambiente, il pae­saggio." Come a dire che le strutture valgono ben poco se quello che c'è intorno non vie­ne curato. "Se non – conclude Franco Tavaglione – facciamo nulla, arrechiamo un danno al­l'economia del territorio. Ecco perché è importante confron­tarsi su questo argomento. Es­sere chiari e programmare ope­re ambientali eliminando i ri­schi di carattere idrogeologi­co".