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Provinciali, il centrosinistra ci riprova

I tempi stringono, le scadenze elettorali dietro l’angolo. Così il centrosinistra ci riprova, tentando di chiudere la partita sulla scelta del candidato presidente per le prossime provinciali.Stasera nella sede del Partito Democratico, i segretari della coalizione riprenderanno a dialogare dopo la lunga pausa che ha seguito la rivendicazione del Pd ad esprimere il prossimo presidente della Provincia nell’ottica di una nuova vision del governo di Capitanata. Alla riunione ci saranno tutti, compresa Sinistra Democratica, ma non l’Udeur, ormai di fatto fuori dall’alleanza dopo lo strappo di Mastella che ha determinato la caduta del governo Prodi e che dovrebbe ufficializzare questa posizione sabato nel corso del consiglio nazionale.
Un appuntamento, quello di stasera, attorno al quale cresce l’attesa. Anche perché se il governo dovesse scegliere la strada dell’election day, si andrebbe alle urne per Palazzo Dogana già il prossimo 13 aprile; con l’oggettiva necessità di accelerare i tempi delle scelte. Al vertice di questo pomeriggio, tuttavia, si arriverà con le stesse posizioni di qualche settimana fa.
Le cosiddette forze minori, da Rifondazione ai Comunisti Italiani passando per i Verdi, hanno infatti espresso la loro volontà di riconfermare l’uscente Carmine Stallone. Lo Sdi resta ancora a metà strada, forse per capire come si chiuderà la crisi al Comune di Foggia prima di esprimersi.
Sulla stessa ipotesi di utilizzare le primarie per fare chiarezza, lo schieramento appare diviso. Per la sinistra radicale, l’accordo raggiunto al tavolo dei segretari regionali prevede l’automatica conferma degli uscenti. Secondo il Pd, al contrario, la conferma sarebbe scontata solo in assenza di una molteplicità di proposte.
Insomma, il clima non è dei più sereni. Anche perché proprio nell’ottica di un election-day, il Pd potrebbe percorrere la via della corsa solitaria in presenza di reiterate resistenze da parte degli alleati; con Stallone che sarebbe così costretto a scegliere se diventare il rappresentante della sinistra radicale contro il Pd oppure chiamarsi fuori.