Stato di agitazione dei lavoratori fissi e stagionali del centro vacanze di Pugnochiuso. Da ieri una folta delegazione di dipendenti presidia i cancelli dell'azienda turistica e protesta nei confronti del Gruppo Marcegaglia, proprietario degli impianti, che intenderebbe applicare contratti di tipo interinale affidando l'intera gestione del personale ad una società per azioni, la Hds di Pomezia, specializzata in questo settore e già presente a Vieste nel centro alberghiero di Pizzomunno. Nelle intenzioni del Gruppo Marcegaglia, il progetto di terziarizzazione, così come proposto dall'Hds ed avviato sul territorio viestano nella stagione estiva 2007 a Pizzomunno, intende raggiungere l'obiettivo primario della soddisfazione del cliente e maggiore professionalità all'interno dell'azienda. In una nota, è la stessa Hds ad evidenziare che sono necessari "percorsi di formazione per innalzare gli standard qualitativi del personale". I settori interessati sono quelli della housekeeping, gestione sala ristorante, igiene ambientale, manutenzione del verde, manutenzioni tecniche, guardiania non armata, salvataggio e assistenza bagnanti, servizio .bagagli. Si tratta di un'azione comunque tesa, a parere dell'Hds, alla "salvaguardia del territorio agendo esclusivamente con maestranze locali al fine di confermare con i fatti, la volontà di insediarsi sin da subito con metodologie innovative che possano dare un valore aggiunto alle professionalità eredità e da reclutare". I lavoratori di Pugnochiuso, però. non credono a questo tipo di iniziativa, forti dell'esperienza maturata a Pizzomunno dove la terziarizzazione non avrebbe prodotto benefici ma solo problemi legati, in particolare, alle indennità di disoccupazione, che non verrebbero più percepite considerato il tipo di contratto, ma anche agli stessi pagamenti degli stipendi. "Non vogliamo che vengano trasformati i nostri contratti – sostengono i lavoratori di Pugnochiuso – perché non ci offrono reali garanzie. Noi temiamo di andare incontro a forti disagi e precarietà. Ma al di là di questo riteniamo che il nostro interlocutore debba essere e rimanere il Gruppo Marcegaglia e non altri, anche perché quando questo gruppo ha investito su Pugnochiuso ha sempre inteso garantire i livelli occupazionali. Ora non comprendiamo il perché di questo improvviso mutamendo di rotta pur di fronte all'ottima stagione scorsa che, nonostante i problemi che tutti conosciamo, è stata più che positiva per Pugnochiuso".La vertenza appena cominciata si trasferirà nei prossimi giorni nelle stanze del Comune dove sono previsti incontri tra azienda e parti sociali con la mediazione dell'Amministrazione.
Gianni Sollitto