Menu Chiudi

Inaugurato il secondo lotto dell’IISS “De Rogatis” sede di Cagnano Varano

 Un edificio che rende orgogliosi le maestranze ma soprattutto i giovani studenti liceali che lo frequentano e quelli che in passato hanno lottato per avere una scuola, in cui poter coltivare l’intelligenza, l’affettività e la socialità in sicurezza.

Un edificio che rende orgogliosi le maestranze ma soprattutto i giovani studenti liceali che lo frequentano e quelli che in passato hanno lottato per avere una scuola, in cui poter coltivare l’intelligenza, l’affettività e la socialità in sicurezza.
Tra le autorità sono il dott. Nicola Tavaglione, sindaco di Cagnano Varano e ass. alla Provincia, la prof. ssa Palma De Simone, assessore comunale alle politiche educative, il reverendo don Salvatore Ranieri, che dà la benedizione. Il Quintetto Papageno allieta la serata con musiche di Mozart e Beethoven.
Una scuola che è costata sacrifici e impegno da parte di tutti i cagnanesi e che ha richiesto tempi lunghi – precisa lo studente Emanuele Sanzione, rappresentante dell’istituto.
“Una scuola fatta in tempi giusti – considera orgoglioso il dott. Carmine Stallone e visibilmente commosso – sia per la festosa accoglienza, sia perché è alla fine del suo mandato e non per sua volontà. Una scuola concepita dalla A alla Z. Quando, nel 2003, ebbi la fortuna di iniziare quest’avventura, il primo pensiero è andato ai bambini di San Giuliano di Puglia e ho cercato di dotare le scuole di quelle comodità necessarie e soprattutto della sicurezza, in modo che potessero studiare con serenità”.
Una struttura invidiabile la scuola superiore di Cagnano Varano: 1800 mq di superficie, tre piani, aula magna di 300 mq con 240 posti a sedere.
Il piano terra ospita un vano per la biblioteca di 155mq, due spazi per attivare i laboratori di chimica di fisica, rispettivamente di 180 e 195 mq, e altri 200mq per gli spazi amministrativi.
Al primo piano troviamo un laboratorio di 310 mq, aule per un tot. di 500 mq, spazi comuni di 700 mq. Il secondo piano è gemello del primo.
L’investimento è costato tre milioni e 400 mila euro, impegno della provincia di Foggia.
“Siamo orgogliosi e fieri di questa scuola, super dimensionata rispetto alle esigenze, una scuola da riempire di nuovi indirizzi, anche per evitare il pendolarismo di molti studenti più versati per gli indirizzi tecnici” – riflette il sindaco.
Un edificio dalle grandi potenzialità: spazi immensi e impianti tecnologici all’avanguardia – precisa l’architetto Gianfranco Iovane, co-progettista dello stabile insieme all’ingegnere Matteo Stefania -, partecipando l’idea di “ dover fare un occhiolino all’università perché possa investire nella ricerca sul nostro territorio”.
L’assessore comunale alle politiche educative traccia per grandi linee il percorso travagliato della scuola superiore di Cagnano Varano, arrivata, in ogni caso, tardi: gli anni dell’istituto sperimentale (1974- 1980), quelli dell’istituto magistrale, sezione staccata di San Giovanni Rotondo, l’istituzione dei licei socio-psico-pedagogico e linguistico (sperimentazione Brocca), sezione staccata dell’istituto Superiore “Generoso De Rogatis”, diretti dal 1997 dal prof. Antonio Scalzi. Ricorda la struttura angusta, che ha ospitato negli anni passati gli studenti, la quale – grazie all’impegno degli studenti e dei docenti – è stata, comunque, in grado di promuovere persino delle eccellenze.
La condizione deprecabile degli spazi non ha ostacolato neanche la crescita della popolazione scolastica, che sfiora le trecento unità [16 classi] – puntualizza il prof. Scalzi – numero che sicuramente continuerà a lievitare con il consenso delle famiglie di Cagnano Varano e di quegli studenti dei paesi limitrofi che si sentiranno inclinati verso gli indirizzi dei licei pedagogico e linguistico.
Il dirigente si augura, inoltre, che venga al più presto approvata la sperimentazione dell’indirizzo bio-tecnologico, progetto approntato qualche anno fa, al fine di soddisfare le esigenze di una parte della popolazione e di rispondere alle vocazioni del territorio. Invita, infine, caldamente gli studenti a prendersi cura della struttura, ad utilizzarla al meglio, a rispettarla.
Ora ci si attende che la scuola eserciti la sua funzione di laboratorio culturale in grado di dare espressione alla creatività dei giovani, che sia catalizzatore di energie positive “dentro” e “fuori” l’istituzione, punto di riferimento della società, luogo di crescita e confronto, risorsa efficace per arginare le miserie e il disagio sociale.
Leonarda Crisetti
garganopress