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Vico, le spesa della sanità saranno ridotte di 28mila euro

«E' un ri­sultato storico la costituzione della so­cietà di servizio nata ai fini della ge­stione di tutte le postazioni dell'ex Asl Fgl e le quattro di Foggia». La va­lutazione è della Confederazione uni­taria di base i cui dirigenti, insieme a infermieri e autisti del 118, si sono riuniti ieri pomeriggio a Vico del Gar­gano per una prima analisi di quelli che sono i risultati della lunga lotta condotta da sindacato e personale da ben dieci anni a questa parte.Positivo, oltre che per il risultato rag­giunto, anche perchè – spiega il re­sponsabile sindacale, Vinicio Pezzuto – «con la costituzione della Srl a respon­sabilità limitata, comincia a vedersi un'inversione di tendenza rispetto a quanto sinora avvenuto in tema di ester­nalizzazioni di servizi sanitari e non». Anche se non si è ottenuto il risultato sperato, cioè, l'assunzione diretta del personale da parte della regione, co­munque «è un passaggio intermedio da accogliere con una buona dose di sod­disfazione, anche perchè, in questo mo­do, l'ente regione pone un freno alle esternalizzazioni dei servizi nella sa­nità». La società nata ha un capitale di centomila euro; inzialmente avrà una dotazione organica di duecentosettanta lavoratori (novanta infermieri e altret­tanti autisti e soccorritori), in più ci saranno oltre cento lavoratori che, at­tualmente svolgono mansioni di ausi­liario con cooperative. Fino alla nascita della società "Sanità service", il servizio 118 veniva affidato alle cooperative e, nel corso degli anni, non sono state poche le battaglie sostenute dal personale perchè fosse posto fine ad una situazione che, in non pochi casi, rasentava addirittura il codice penale per il modo in cui i la­voratori venivano tenuti in considera­zione, soprattutto per quanto riguarda la retribuzione. Non solo, i costi a carico della regione erano superiori a quelli che ci sarebbero stati qualora il servizio fosse stato gestito direttamente dall'ente regione. Con la nascita della "società" ci sarà un abbattimento della spesa di gestione di una postazione che passa dalle attuali 508.000 euro a 480.000; il pieno rico­noscimento dei diritti (normativi ed eco­nomici) del lavoratori; infine, la gestione diretta consentirà di uniformare il ser­vizio su tutto il territorio, con notevoli benefici per la sua qualità.