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PEPE: TELEMARKETING E SCORRETTEZZE ELETTORALI DI CAMPO

Proteste per la campagna di telemarketing del centro sinistraNumerose indignate proteste sono pervenute ai comitati del Popolo della Libertà per l'aggressiva ed invasiva operazione di tele-marketing che il candidato del centro sinistra Paolo Campo sta mettendo in atto in questi ultimi giorni di campagna elettorale. Centinaia di cittadini di tutti i centri della Provincia di Foggia, infatti, stanno ricevendo telefonate che, con tono perentorio e, a quanto riferito, con informazioni destituite da qualsiasi fondamento, invitano a votare per il candidato della sinistra. Se così fosse si tratterebbe di un'operazione illegale nella forma e nei contenuti perché realizzata in evidente violazione della legge sulla Privacy che vieta l'utilizzo indiscriminato degli elenchi telefonici, prevedendo sanzioni per coloro che si servono per la propaganda elettorale dei numeri di telefono degli utenti che non hanno previamente manifestato il consenso a ricevere comunicazioni per finalità diverse da quella interpersonale (artt. 23 e 167 del D.Lgs. 30/06/2003, n. 196; Direttive nn. 95/46/CE e 2002/58/CE; art. 4 lett. b della Prescrizione del Garante per la protezione dei dati personali del 7/09/2005); quanto, invece, ai contenuti di tali comunicazioni i cittadini ci segnalano che si va falsamente sostenendo che la coalizione di centro destra vorrebbe spostare da Foggia la sede dell'Autority per la sicurezza alimentare, il che è assolutamente destituito da ogni fondamento. Servirsi di false informazioni, per ottenere qualche voto in più è riprovevole, ma veicolarle con modalità in palese violazione alla legge sulla privacy è davvero inaccettabile. E' un vero e proprio sopruso per il quale la maggior parte delle persone che hanno vibratamente protestato hanno preannunciato denuncia all'autorità competente. Il voto che gli elettori di Capitanata esprimeranno domenica e lunedì prossimi deve trasformarsi in un invito perentorio a sgomberare il "campo" da coloro che utilizzano metodi di propaganda illegali.