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Il Foggia riparte da Fusco e Simonelli

In casa Foggia, adesso si apre una nuova pagine. L’addio, scontato di Galderisi, ha lasciato amarezza nella tifoseria, che si aspettava un segno di continuità che non è arrivato.

Si ricomincia, dunque, tutto daccapo. In via Napoli è giunto il tempo di riprogrammare. Per farlo occorrerà prima di tutto un responsabile dell’area tecnica. Individuato da tempo in Filippo Fusco, ex agente di calciatori.
All’avvocato napoletano, che è in Spagna e che incontrerà i vertici di via Napoli lunedì o al più tardi martedì, sarà prospettato il nuovo programma, improntato al ringiovanimento dell’attuale organico. Che non supererà i 20 elementi e che sarà composto da giovani, ma non ragazzini, tengono a precisare i dirigenti, ai quali verranno aggiunti 4, 5 giocatori d’esperienza, uno di questi è Fabio Pecchia.
Prima mossa di Fusco sarà la scelta del neo allenatore, che prenderà il posto di Nanu Galderisi. Il neo timoniere con ogni probabilità sarà Gianni Simonelli, 55enne, che quest’anno ha dominato il girone C della C2 alla guida del Benevento.
Simonelli, che nel frattempo si è già detto pronto ad accettare con entusiasmo l’incarico, stando a quanto trapelato potrebbe mettere nero su bianco nei primi giorni della prossima settimana. Non è escluso che sin da mercoledì possa essere in città per l’ufficializzazione.
Naturalmente si seguono anche altre piste: Pea, Domenicali, Indiani, Vullo, Sergio e compagnia bella rappresenterebbero le alternative.
Soltanto successivamente alla nomina di Fusco e del nuovo allenatore si discuterà di calciatori. Primo obiettivo è quello di verificare la disponibiltà a sposare il nuovo progetto di qualcuno dei calciatori in scadenza di contratto. E’ il caso di Giordano, Colombaretti e Russo, con i quali si proverà a trovare l’intesa.
Poi si passerà a discutere le comproprietà di Del Core, Plasmati e Salgado. Tre calciatori che potrebbero fruttare alla società moneta contante da reinvestire.
Di certo, ancora una volta, il Foggia sarà nuovamente rivoltato come un calzino. Pochi infatti i reduci della stagione appena conclusa che resteranno in rossonero.

Fonte – Capitanatasport.it