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Vacanze, solo un italiano su quattro partirà meno 43% rispetto al 2007

Solo un quarto degli italiani si godrà una vacanza quest’estate. Il calo del turismo è drastico, con­siderando che l’anno scorso era partito circa il 68% dei connazionali. Inoltre, più del­la metà di coloro che par­tiranno soggiornerà in media una settimana, mentre solo 1’1 % potrà permettersi quasi un mese di relax. Queste le principali tendenze che emer­gono da un’indagine dell’Adoc sul turismo estivo.
La ricerca evidenzia come l’Italia perda posizioni rispet­to al resto d’Europa con al­berghi e ristoranti al di sotto delle aspettative per costi e servizi. La crisi del turismo non è dovuta solo al caro prezzi ma anche alla scarsa competiti­vità dell’Italia rispetto ad al­tre mete. «La spesa media di una famiglia si aggirerà in­torno ai 1.850 euro, circa 115 euro in meno rispetto a12007 – dichiara Carlo Pileri, presi­dente dell’Adoc – il carovita, spinto soprattutto dal caro carburanti, e l’aumento dei prezzi di affitti e servizi sono dei grossi ostacoli per le fa­miglie, che si vedono costrette a ridurre drasticamente i pro­pri giorni di ferie per potersi permettere una vacanza di­gnitosa e a risparmiare sul superfluo». Ad un soggiorno, anche se breve, difficilmente si rinun­cia, a costo di indebitarsi e pagare un pò per volta. «L’in­debitamento per le vacanze sta divenendo una pratica dif­fusa, in crescita di circa il 2-3% rispetto allo scorso an­no, per un importo medio di 1500 euro – continua Pileri – sia i viaggi, che i gli alberghi e i ristoranti oggi vengono pagati a rate. Con il rischio, elevato, che il relax di una settimana si tramuti in un sacrifico economico troppo oneroso da sostenere durante il resto dell’anno, visto che gli interessi arrivano anche fino a124%. Anche i tour operator stessi offrono prodotti finan­ziari ad hoc, che vanno ad aggiungersi agli altri tipi d’indebitamento». La crisi si abbatte sulle spiagge quest’anno anche a causa del maltempo come do­cumenta il Sib, il sindacato italiano balneari che registra per l’avvio della stagione esti­va una netta diminuzione del­le presenze sui litorali pari al 60%. Anche se le destinazioni più gettonate, soprattutto all’estero, saranno le località marittime, in particolare del Mediterraneo e i paesi dell’area dollaro, con prefe­renze per Usa e Messico, gra­zie al cambio favorevole. «Negli ultimi anni gli al­berghi e ristoranti italiani sono usciti dal mercato – con­tinua Pileri dell’Adoc – gli altri paesi del Mediterraneo, soprattutto Spagna, Portogal­lo, Grecia e Turchia e il Nord Africa, persino la costa fran­cese, più accessibili da rag­giungere anche grazie ai low-cost e ai last minute».