Menu Chiudi

La Puglia che non piace tra abusi e spiagge sporche

Un Ferragosto tranquillo sulle spiagge pugliesi, anche se per tutto il fine settimana il numero verde del Wwf regionale ha continuato a raccogliere segnalazioni di spiagge libere sporche: dal Salento al Gargano. In alcuni casi è stata evidenziata anche la presenza di residui di amianto. Più regole e più controlli, che dovrebbero aver dato un po’ più di tranquillità ai bagnanti. Sulle spiagge pugliesi è stato un Ferragosto tranquillo ma i problemi, purtroppo, rimangono: lo testimoniano le 35 segnalazioni del Wwf in questi tre giorni, in maggioranza relative alla mancanza di pulizia e di servizi sulle spiagge libere. Quello dei rifiuti abbandonati sull’arenile sembra essere il problema dell’estate soprattutto in Salento. Da Torre Lapillo, a Lido Marini (Ugento), da Punta Prosciutto (Porto Cesareo) a Otranto, da Gallipoli a Carovigno, numerosi turisti hanno documentato situazioni di degrado.

Ancora rifiuti anche a Manfredonia, a Margherita e sul Gargano, dove nel weekend di Ferragosto è stata piuttosto pressante anche la presenza di camperisti sulle dune e di campeggiatori abusivi. I controlli sulle spiagge sono stati portati avanti anche in questo weekend: le Capitanerie di Puglia hanno impegnato 840 uomini in 38 interventi, in maggioranza di soccorso a bagnanti e imbarcazioni.

«Abbiamo registrato il gradimento dei cittadini rispetto a quello che è stato denunciato come un eccesso di regole», commenta Michele Loffredo, responsabile regionale del Demanio, che sottolinea due risultati dell’ordinanza: «I primi 200 metri di mare oggi sono finalmente riservati alla balneazione in tutta sicurezza, così come la limitazione all’uso della musica permette una maggior tranquillità agli utenti».

Anche la Regione, però, conferma che poco è stato fatto sulle spiagge libere: «Mancano ancora le indicazioni, ad esempio quelle relative all’as – senza del servizio di salvamento. E pochissimi Comuni hanno provveduto ad attrezzare le spiagge libere, installando passerelle e quant’altro servirebbe ai bagnanti».