“Il Federalismo di Calderoli è più accettabile di quella del Governo Prodi. Il Sud trovi la bussola del coraggio per far luce su sprechi, corruzione e malgoverno”. Così il presidente della Regione Puglia Nichi Vendola. Immediata la replica del ministro per la Semplificazione legislativa, Roberto Calderoli: “Mi è piaciuto quello che ha detto Vendola. A me sembra che voglia accettare la sfida federalista. Altri, invece, non ci sono arrivati. Questione di tempo”. VENDOLA – La Lega fa fino in fondo la sua parte di partner speciale e irregolare della coalizione di centro-destra. Ma c’è stato uno sforzo per superare atteggiamenti fondamentalisti. Se la discussione fosse partita dalla bozza di Bossi o della Regione Lombardia non ci sarebbe stata partita. Era più una proposta di secessione fiscale che di federalismo. Quella proposta non c’è più e i gesti, in politica, contano. La Lega non è più quel fenomeno naif e un po’ barbarico degli esordi. Il Sud deve decidere: sabotare il federalismo per minimizzare i danni, facendosi condizionare dalla paura. Diventare protagonista di questa sfida come occasione per autoriformarsi, risanare le proprie finanze e rivoluzionare le classi dirigenti. Bisogna lanciarsi nella sfida. Ma a patto che si voli alto, deponendo bandiere e trombette. Non si deve procedere né con atti di fede né con anatemi preventivi. Ben venga il Federalismo che offre a tutto il Paese l’occasione per ripensare se stes-so. Ma dico fin da ora no al Federalismo leggero e di facili costumi dove ognuno, magari, vuole piazzare le proprie bandierine, la Lega per il Nord e noi per il Sud. Sono sicuro che il Sud possa trarre vantaggi dal Federalismo a patto che sia l’occasione per fare luce sul Mezzogiorno, illuminare gli spigoli bui in cui si annidano parassitismo delle classi dirigenti, dissipazione delle risorse, sprechi, corruzione e malgoverno.