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Ischitella/ Olivicoltori in rivolata occupano la piazza

Gli olivicoltori di Ischitella, da ieri mattina, occupano la piazza principale del paese, e l’agitazione andrà avanti fin quando non ci saranno segnali positivi per uscire da una crisi che sta mettendo in ginocchio un comparto che rappresenta una delle voci più significative nel bilancio delle famiglie ischitellane. «E’ evidente – dicono gli agricoltori – che la misura è colma” per questo motivo ci siamo mobilitati per far sentire alle istituzioni il forte disagio che si è determinato a seguito del crollo del prezzo del prodotto». Il problema coinvolge l’intero comparto agricolo, con una ricaduta più pesante per quanto riguarda la filiera olearia che, vogliamo sottolineare, riguarda molti altri Comuni del Gargano nord. Una risorsa, che a differenza di altre aree geografiche, per gli olivicoltori garganici ha costi maggiori per l’assenza di risorse idriche, per la scarsa viabilità rurale, tra valli scoscese ed irti pendii. Una terra dura da lavorare disseminata di pietre di selce e fitti anfratti. I numeri danno l’esatta misura della ricaduta negativa che ha per gli olivicoltori l’attuale crisi del mercato, a cui vanno aggiunti i maggiori costi per la lavorazione a fronte di un calo dei prezzi di mercato. Una produzione media di settantamila quintali di olive dal quale scaturiscono tredicimila quintali di olio che tradotti in danaro ai prezzi attuali diventano 3,5 milioni di euro che confrontati con i prezzi dell’inizio della campagna dello scorso anno ( 5,5, milioni di euro), presentano una differenza in meno di circa due milioni (quattro miliardi delle vecchie lire) che verranno meno alle famiglie di questo paese che già tante difficoltà viveva anche allora. Se a tutto questo si aggiunge il fatto che a un territorio che ricade nel Parco Nazionale si dovrebbe dare una priorità assoluta in termini di valorizzazione del prodotto e, di conseguenza, di commercializzazione, sono più che giustificate la protesta e mobilitazione In questo senso si stanno muovendo le amministrazioni comunali che stanno chiedendo a Regione e Governo misure urgenti perchè venga riconosciuto a questo territorio benefici ed incentivi che compensino lo svantaggio e mettano gli olivicoltori nelle condizioni di sopravvivere economicamente in un mercato inflazionato da prodotti contraffatti e da importazioni da paesi extra comunitari senza controlli. Lo stato di malessere non è, come ricordavamo, circoscritto ad Ischitella, ma investe tutte le altre aree garganiche. Infatti, le amministrazioni comunali si stanno mobilitando perchè Regione e Provincia, ma soprattutto il Governo, adottino misure significative.