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Anche a Vieste impazza la cartella pazza

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Da questa mattina tutti gli utenti della Tarsu hanno un debito nei confronti del Comune che varia da 51 a 258 Euro. Mossa strategica per rimpinguare le casse comunali o clamoroso ritardo nell’invio della corrispondenza?

Che l’evasione dal pagamento della Tarsu sia una delle principali cause del debito del Comune di Vieste è cosa risaputa, ma che il Comune di Vieste vanti un credito anche nei confronti di chi quella tassa la paga regolarmente è notizia di quest’oggi.

Le buche delle lettere dei viestani stamattina hanno ospitato la "Comunicazione dei dati catastali per le utenze Tarsu", trasmessa dal Settore Programmazione Economica – Servizio Tributi e tasse, a firma del funzionario responsabile, dott.ssa Giuseppina Scattino, tramite la quale si richiedono i dati che abbiano rilevanza ai fini delle imposte sui redditi per gli immobili presso i quali è istituito il servizio di smaltimento rifiuti.

Il modulo, che deve essere compilato dall’intestatario dell’utenza Tarsu anche nel caso non sia proprietario dell’immobile ma ne sia inquilino o comodatario, dovrà essere restituito al Comune di Vieste (si cita testualmente) "entro e non oltre il 31 OTTOBRE 2008". In caso di mancata restituzione (altra citazione) "sarà applicabile la sanzione amministrativa da 51,00 a 258,00 Euro".

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Il clamoroso errore nell’indicazione della data ultima per la restituzione del modulo (marchiano anche perchè ripetuto per ben due volte, come evidenzato nella figura) oltre a lasciare all’oscuro i cittadini sulla reale data di consegna, li pone nella condizione di essere debitori nei confronti del Comune in quanto sono già fuori dai termini fissati di ben 33 giorni (tanti ne sono trascorsi dal citato 31 ottobre alla data in cui viene redatto questo articolo).

Speriamo solo che in futuro non venga notificata anche una cartella esattoriale per la riscossione degli interessi di ritardato pagamento…

Sandro Siena