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OndaRadio e la sua amata Città Gargano sparigliano i Comuni

Il sondaggio di OndaRadio ha provocato gli ambienti istituzionali e ha fatto discutere. Il punteggio totalizzato dal, sindaco di Vico del Gargano Luigi Damiani( il 27%) lo ha posto in cima alle preferenze degli ascoltatori della radio viestana. L’alto gradimento dei frequentatori del sito nei confronti di Damiani ha “infastidito” più di un amministratore a Vieste e in tutta . .. la Montagna del Sole. Non tutti sono concordi nel ritenere il maggior animatore della scorsa estate vichese, Pentotal, l’alter ego giovanile di Andrea Pazienza, adatto ad interpretare il ruolo di primo cittadino della ideale Città Gargano. E perché il professor Filippo Fiorentino – l’autore della suggestione di un’unica città garganica con i paesi per quartieri, non ha eredi e perché il  sondaggio potrebbe essere viziato da voti dettati da antagonismo politico o al contrario da campanilismo. Questo ultimo dubbio, però, non parrebbe fondato. Ninì delli Santi direttore di OndaRadio evidenzia, infatti, alla nostra testata, una curiosità. “ Non tutti gli ascoltatori, cittadini dei paesi indicati nel sondaggio, ha votato per il proprio sindaco. Anzi, una buona percentuale si sono dimostrati un po’critici. Soprattutto quelli della costa, da cui provengono la maggior parte dei voti raccolti da Damiani. Il suo risultato era abbastanza scontato. E chiaro: lui ha avuto una sovra esposizione mediatica questa estate per via della mostra”.  Dunque gli ascoltatori della costa vedrebbero bene Luigi Damiani alla guida di un’ipotetica città Gargano. Come sottolinea il direttore di OndaRadio, però, l’inchiesta vuole suggerire altro, non si ferma ad un mero consenso amministrativo.
Nel suo editoriale, che è fruibile sul sito, Ninì delli Santi scrive: “Gargano, una città in continuo movimento e fermento. Un sogno? Certo, fin quando si continuerà’ a parlare in nome e per conto del proprio campanile. Eppure a portata di mano e di bocca, visto che mai come in questo periodo è tutto un passaparola “sistema”. Lo si invoca ad ogni piè sospinto, ad ogni latitudine e longitudine del Promontorio. Si evoca e si augura la “Città Gargano”, le categorie imprenditoriali che la auspicano strizzano l’occhio ad un altro mito: la destagionalizzazzione. Il mercato globale bussa alla porta, impone una sterzata e, solleticandoci un po’, ci fa scoprire che un brand, un marchio unitario, un segno riassuntivo esiste ed è quello garganico. Non si diceva fino a qualche tempo fa che la Puglia era nel Gargano? Cosa manca? Il coraggio di osare. Non possono essere solo i problemi ad accomunarci, quasi a formare solamente un minimo comune denominatore di negatività: rifiuti, sanità, viabilità, solo per citare i più eclatanti. Non possiamo continuare a sgranare gli occhi quando sentiamo parlare di “Grande Salento” e sentirci degli eterni incompiuti o figli di un Dio minore”.
L’analisi del direttore della radio garganica continua con degli interrogativi precisi. “Può essere questa nostra economia a sospingere le lancette dell’orologio verso la
sveglia della “Città Gargano?” Ipotesi azzardata, se non destituita di fondamento Anche perché un finissimo pensatore oltre che statista come Churchill ci ammoniva, giustamente, che l’economia era troppo importante per lasciarla trattare agli economisti. E da sola l’economia non spiega nulla dei cambiamenti in atto e di quelli possibili se la stessa non si affida alla partoriente cultura Come non intuirlo se si scrutano a fondo e non solamente in superficie fenomeni come la formula della Coca Cola, dell’orologio Swatch o l’eruzione telematica di Bill Gates e della sua Microsoft o anche il motore di ricerca Google. Appaiono in forma di numeri e/o di algoritmi, ma impossibili da concepire senza il fondo di un’idea, di un approdo dello spirito di finezza (l’esprit de finesse di Pascaliana memoria) che ha poco a che spartire con la mera logica aritmetica tipica dell’economia. Ecco dunque il grimaldello, la chiave di volta. Se il nostro turismo non assume quei connotati, ahinoi, resta solo compravendita di posti letto. Ma di emozioni, intuizioni, modelli di sviluppo nulla, solo la promessa di consegnarsi ad un chissà quale viaggio sabbatico nella riflessione”. Questa visione è confermata da alcuni intellettuali garganici, dalla professoressa Dina Crisetti al professor Matteo Siena.
“L’ottica partitica e l’economia non fanno crescere, occorre unire le forze e guardare oltre alle fisime, ai ricatti e alle rivendicazioni” dichiara la professoressa Crisetti, cui fa eco Siena, il quale spende anche delle parole a difesa del sindaco di Vieste. “Le opposizioni invece di collaborare cercano sempre di ostacolare. Ersilia – Nobile ad esempio, che non ha mai navigato in politica e merita di essere confortata e aiutata. Ogni volta che lascia il suo lavoro di medico per andare a Bari da Nichi Vendola dimostra di avere cura del paese”.

Antonella Soccio

L’Attacco

(24/12/2008)

“Quando terribile può essere la conoscenza della verità, quando la verità non è di nessun aiuto”…lascia dire Sofocle nel Suo Edipo re.

Con il nostro sondaggio/provocazione, sicuramente più provocazione, volevamo solo ed esclusivamente porre la questione : “se finalmente non sia giunto il momento d’iniziare concretamente a “ragionare” insieme con al centro il nostro Gargano. Tutto qui. Invece, come succede, oramai spesso si alzano ad arte polveroni per sviare le problematiche. E così “…quando terribile può essere la conoscenza della verità (ancora troppi i campanili e soprattutto i personalismi), il sapere di questo nostro malessere, questa verità, non ci aiuta. E invece, se so di aver il raffreddore, sarà più facile curarmi con un’aspirina? Se so che da solo non ce la faccio, non mi ascoltano, non è meglio unire le forze? L’intelligenza non è non commettere l’errore, ma scoprire subito il modo di trarne profitto. Cari amici sindaci.
Non era nostra intenzione stilare graduatorie di “merito amministrativo”. Piuttosto avere un appiglio per sollecitare l’inizio della discussione. Non continuare a piangerci addosso specie quando il nostro territorio rivendica la sua giusta rappresentanza nelle sedi opportune. Perché questi sono i fatti. O no? E’ a questi fatti che bisogna rispondere. Noi seguiremo i consigli dei nostri radioascoltatori: insistere. Organizzeremo dopo le festività un incontro con tutti i sindaci del nostro Gargano. Non comprendere che questo nostro Gargano ha assolutamente bisogno di parlarsi… è davvero assurdo. Il resto è solo fuffa.

Ninì delli Santi