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Peschici/ Imprenditore sfida gli attentatori stampando un manifesto funebre

Tra il serio e il faceto, la modalità di denunciare l’ennesimo episodio delinquenziale a Peschici è certamente unica. Si tratta di un fatto di delinquenza non comune che, purtroppo, non è il primo e probabilmente non resterà neppure l’ultimo. Il fatto. Dato alle fiamme l’escavatore “Idromach 115 turbo” di proprietà di Matteo Mongelluzzi, il quale, invece di rimanere in silenzio, come è costume quando la “paura” prende alla gola, si è rivolto direttamente ai suoi concittadini facendo affiggere un manifesto funebre. Nella nota si legge: «Oggi, nelle ore notturne, è venuto a mancare all’affetto dei suoi cari l’escavatore “Iclromatic 115 turbo». Mangelluzzi inoltre ha invitato l’«imbecille» che ha incendiato il mezzo, a «non nascondersi perchè, prima o poi, sarà individuato». Ma l’imprenditore non si è fermato. Un appello l’ha rivolto ai concittadini ai quali ha chiesto di «svegliarsi e aprire gli occhi». Il “necrologio” si chiude con un filo di “speranza-certezza” perchè – dice Mongelluzzi – «Magari questa è la volta giusta che qualcuno. ..Parli». Non sappiamo se il suo invito sarà accolto da chi sa ma tace, comunque è un passo avanti perchè sì possa vincere, una volta per tutte, la cappa di omertà dettata dalla paura di possibili ritorsioni che, indiscutibilmente, impedisce a chi ‘ha visto” di uscire allo scoperto e denunciare. Ma questa è un’altra pagina che è difficile prevedere quanto e se potrà mai essere scritta e letta. Oggi c’è da prendere atto di una denuncia pubblica che, comunque, dovrebbe fare da grimaldello per infrangere quel senso di indifferenza che prende anche coloro che, vittime di continue estorsioni, continuano a non denunciare, neppure agli organi di polizia, di “pagare il pizzo”. E il miglior regalo che si fa agli estorsori. Comportamenti che, naturalmente, non appartengono solo alla comunità peschiciana, ma ha confini ben più ampi. Matteo Mongelluzzi è stato uno dei candidati sindaci nelle amministrative dello scorso turno elettorale. Il risultato non è stato quello atteso: un solo posto in consiglio.