Menu Chiudi

Vico/ Operatori del 118 preoccupati per le ombre sulla “Sanitasevice”

Consiglieri regionali e presidenti di cooperative starebbero facendo di tutto per mandare alle ortiche la «Sanitaservice», la società costituita dai lavoratori di cooperative per dare stabilità al personale in servizio presso i centri di primo intervento 118 della Capitanata La denuncia, ancora una volta, del sindacato di base (RdB/Cub) che sta lottando perchè «non venga rimesso tutto in discussione, restituendo, così, nelle mani dei presidenti di cooperative l’organizzazione dei servizi sul territorio, senza, però – sottolinea il responsabile sindacale, Santino Mangia – garantire “dignità” ai lavoratori, in termini di lavoro e retribuzione».
«I padroni delle cooperative – continua il sindacalista – nell’ultima riunione della commissione regionale sanità hanno tentato di imporre, non senza qualche risultato soprattutto su alcuni dei consiglieri regionali più “sensibili” agli interessi delle cooperative, una pausa di riflessione sul progetto Sanitaservice. C’è stata una sorta di ribellione da parte dei lavoratori i quali, a questo punto, hanno deciso di riprendere la lotta». Indice puntato contro i consiglieri regionali Francesco Damone (centro destra) e Dino Marino (centro sinistra) che, a parere di sindacato e lavoratori, «vorrebbero far tornare indietro l’orologio di una storia che solo un governo regionale lungimirante e di sinistra poteva pensare».
L’esponente sindacale si dichiara meravigliato dal fatto che politici del centro sinistra, che si erano sempre dichiarati d’accordo e disponibili a porre fine alle «marachelle» di tanti presidenti delle cooperative, oggi si richiudano in stanze, lontani da occhi e orecchie di lavoratori, per decidere l’affossamento di un così grande progetto. «Mettere in discussione e frenare una delle grandi cosa fatte da questo governo regionale vuoi dire solo una cosa: il potere economico ha evidentemente su questi consiglieri regionali una tale fascinosa “presa” che la riacquistata dignità di centinaia di lavoratori non riesce ad avere». Sindacato e lavoratori assicurano che non staranno a guardare che «qualcuno, sensibile alle sirene dei padroni delle cooperative, faccia venir meno il sogno di tanti lavoratori». Ai consiglieri  del centro sinistra eletti nella provincia di Foggia chiedono di «uscire dalle ambiguità e dire chiaramente ai lavoratori i motivi delle loro posizioni che, spesso, sono apparse molto ambigue». L’esponente sindacale chiede anche l’intervento del direttore generale dell’Asl Foggia, di assessore regionale e prefetto per garantire i diritti acquisiti dai lavoratori.