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Rodi/ Il sindaco D’Anelli: “E’ grave che nel Ptcp non venga calcolato l’aeroporto di Foggia”

“E’ grave che nel Ptcp (Piano territoriale coordinamento programmatico) non è per niente menzionato l’aeroporto di Foggia”, spiega a l’Attacco il sindaco di Rodi Garganico, Carmine D’Anelli. Una dichiarazione che va a surrogare le frizioni interne alla Cabina di regia che il nostro giornale ha portato all’attenzione dell’opinione pubblica. Alla base del mancato accordo sul primo finanziamento di cinquanta milioni di euro, la scarsa attenzione alle criticità del turismo del Gargano.
“Sono stati presentati progetti per miliardi di euro —dice D’Anelli-, che non saranno mai finanziati perchè rispondono a interessi individuali, non tenendo per nulla conto della visione d’insieme dello sviluppo”.
L’unico progetto a restare in piedi, e a trainare tutti gli altri proposti dei Comuni costieri, il “piano antincendio” finanziabile, secondo il sindaco di Rodi, con “10 milioni di euro”. Il secondo progetto, con gli interventi per limitare i danni dovuti alla erosione delle coste, potranno essere sacrificati qualora si decidesse, di concerto con i Comuni maggiori dell’Area Vasta, di intervenire concretamente sul Gino Lisa. “Ben venga un progetto di finanza per la realizzazione dell’aeroporto di Vieste – commenta D’Anelli -, ma la priorità rimane quello di Foggia. Voglio proprio vedere se San Severo, Manfredonia, Cerignola, sono disposti a rinunciare ad
una parte dei finanziamenti per un interesse comune”. L’altra priorità riguarda la superstrada del Gargano, “se è vero  – come chiosa il sindaco di Rodi -, che ormai viviamo solo di turismo, a fronte dei continui problemi con la pesca”. Resta la piena adesione con le istanze portate avanti dal rappresentante di quell’area territoriale, Giandiego Gatta, soprattutto in merito alla “scarsa considerazione per il comparto turistico” e per la insufficiente proporzionalità tra il peso dei 18 Comuni garganici ed i progetti tenuti in considerazione. “Con queste condizioni rischia di saltare tutto – conclude D’Anelli -, i più maliziosi dicono addirittura che arriveranno solo questi primi cinquanta milioni; altri dicono che la Regione arriverà alla cancellazione dell’Area Vasta”.
Insomma, i problemi ci sono, e il Gargano non starà certo con le mani in mano ad accettare passivamente decisioni poco condivise. E, per di più, all’unanimità.

Michele Iula
L’Attacco