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Febbre suina: nessun allarmismo in Capitanata

La psicosi da febbre suina regna anche qui nel capoluogo Dauno, tanto da costringere i medici degli ospedali Riuniti di Foggia ad attivare un percorso dedicato nel reparto di malattie infettive.  Una decisione presa dopo il secondo ricovero a Foggia per l’influenza di "tipo A". Anche questo ha dato esito negativo. Si tratta di una donna di 55 anni già sofferente di alcuni problemi gastrici, ricoverata lunedì scorso al reparto di malattie infettive perchè da qualche giorno presentava una strana febbricola. La 55enne era stata a contatto con il figlio, tornato da qualche tempo da un soggiorno in Messico. Un caso nato dal clima di preoccupazione che coinvolge un po’ tutti e che rischia di mandare in tilt il pronto soccorso del nosocomio foggiano. Di qui, dunque , la decisione di convocare della direzione sanitaria dei Riunti un vertice, presieduto da Stefano Porziotta che in primis ha sottolineato come qui da noi non ci sia alcun allarme. I casi sospetti verranno affidati ad un team diretto da Gioacchino Angarano primario del reparto di malattie infettive, che provvederà ad effettuare immediatamente un pre-test. Il servizio non sarà attivato immediatamente. Al vaglio l’andamento del virus ancora per questo fine settimana. Poi si deciderà se e quando attivare il percorso dedicato ed eseguire altri interventi necessari.