Menu Chiudi

Oggi è la festa della mamma. Da una mamma riceviamo….

Festa della mamma «Persino la più  spigolosa è…» Persino la più spigolosa è tonda.
E’ la madre.
Una madre è sempre tonda.
Una madre è un tuttotondo.
Per istinto, per grazia, per tradizione, per esempio.
Per ignoranza, per stoltezza.
Per inerzia.
Una madre è un tuttotondo per l’incommensurabile capacità di contenere.
Per l’eccezionale capacità di contenimento ogni madre, persino la più spigolosa, risulta tonda. Morbida. Vellutata.
E’ nel tondo di un rosso d’uovo, di un cucchiaio, di una tazza.
E’ nel tondo di un ciambellone bollente. O di un hamburger precotto.
E’ nel tondo di una lacrima.
E’ nel tondo di un occhio vigile, di un ricciolo di matita temperata.
Nel tondo di un polpastrello impresso sul vetro.
E’ una serie di curve che si rincorrono senza mai sorpassarsi.
E’ un cerchio senza inizio né fine.
E’ tutte le “A” di mamma. E’ tutte le “O” di fondamentali “NO!”.
E’ la luce di una lampadina.
E’ un bottone penzolante. O un vezzoso pon pon.
E’ un anello con perla bianca. E’ una nota musicale.
Il cuore di una corolla. Il potere di una lente d’ingrandimento.
E’ la trasparenza ed il mistero di una bolla di sapone.
E’ un funambolo che oscilla sulle colpe proprie ed altrui.
E’ un globo su cui posarsi a occhi chiusi.
E’ la cupola di una chiesa.
La rotondità di una madre è il principio. E’ il principio di un’altra vita.
E’ un grembo che fa da cesta. Che fa da nido onnipotente. Da nascondiglio coraggioso.
La rotondità di una madre è un bacino senza fondo. E’ il ricettacolo d’ogni dolore per chi da esso sgorga.
Ogni madre, persino la più spigolosa, ha una forma tonda.
Ed il tondo è in ogni donna.
Ed in ogni donna è molto facile suscitare una madre.
Persino in quella che della maternità non ha potuto o voluto aver l’onore.
Persino in quella più estranea e sconosciuta.
Persino in quella che, da figlia, si fa madre di sua madre.
Una madre è la sua incontenibile rotondità.
Incontenibile capacità. Capacità di madre.

CONCITA LEOZAPPA