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Università di Foggia/ Il Rettore aumenta le tasse

Ancora una volta l’amministrazione dell’Università degli Studi di Foggia, vuol far pagare agli studenti e alle loro famiglie una gestione poco proficua, frutto di scelte sbagliate e accordi elettorali per la carica di Rettore.Dopo le innumerevoli assunzioni dell’era Muscio, nel novembre scorso, il Consiglio di Amministrazione del nostro Ateneo, con il voto contrario dei rappresentanti degli studenti dell’Associazione Area Nuova e di pochi altri, ha approvato l’accensione di un Mutuo da 1.3 Mln di euro annui, per la costruzione del primo stralcio del Triennio Biologico (nuova Facoltà di Medicina e Chirurgia), lotto che prevede laboratori di ricerca per i docenti.  Gli studenti di Medicina invece sono costretti a seguire le lezioni presso l’istituto superiore Rosati relegati in veri e propri bunker e senza garanzie per il futuro. Chi dovrebbe pagare secondo voi questi lussi? Chiaramente gli studenti!!!Cosa vuol fare il nostro Magnifico Rettore, Prof. Giuliano Volpe?- Aumentare le tasse, a partire dai redditi più bassi, portando la soglia minima per l’esenzione dal pagamento a 6500 euro (valore ISEE) e la soglia massima a 35000 senza escludere la possibilità di arrivare a valori che si aggirano intorno a 70000 (valore ISEE).- Aumentare la seconda rata fino ad un massimale di 850 euro.- Introdurre la Mora.Questo insieme di fattori comporterà per gli studenti e per le famiglie un aumento di circa il 30% della rata annua. L’Associazione Area Nuova non ci sta e ha indetto dalla scorsa settimana una Raccolta Firme presso tutte le Facoltà del nostro Ateneo che terminerà domani 19/05, per dire NO a questa assurda proposta, figlia del solito agire egoistico dei poteri forti a discapito di coloro, gli studenti, che pagano profumatamente per avere dei servizi decenti.Area Nuova invece, condividendo la lotta all’evasione fiscale, propone che le tasse rimangano immutate. Propone altresì, che il pagamento delle tasse avvenga in tre rate per andare incontro alle famiglie che di questi tempi faticano a far quadrare i conti. Un’ultima proposta riguarda l’idea di vincolare una parte delle entrate, derivanti dalle tasse, alle voci di bilancio che riguardano prettamente i servizi agli studenti.Gli studenti della nostra Università non sono più disposti a pagare le scelte di coloro che vedono nella “COSA PUBBLICA” il mezzo ideale per realizzare i propri scopi.