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Niente lastre a Vieste una turista costretta a raggiungere i Riuniti a Foggia

“Veniamo da Vieste, sono inciampata sulla scaletta del roulotte e per istinto mentre cadevo ho messo la mano avanti. . . al pronto soccorso del paese non mi hanno potuto fare la radiografia e quindi non mi hanno potuto mettere il gesso” .

La signora, con il braccio destro fasciato intorno al collo, è arrivata intorno alle sei di mattina al pronto soccorso dei Riuniti di Foggia Era in compagnia del marito visibilmente innervosito dall’orario e dalla brusca interruzione della vacanza. “Ma io dico, a che serve il pronto soccorso a Vieste se non possono neanche mettere un gesso commentava
con la guardia notturna di turno “Signora, glielo dico c’è da aspettare un po”, ………. le rispondeva
il giovane in divisa. Alle sette e mezzo i due coniugi erano ancora in sala di attesa di essere visitata.
Un fatto strano, visto che il punto di primo intervento di Vieste per questi mesi estivi fino al 31 agosto prossimo offre servizio 24 ore su 24, compreso quello di teleradiologia. Un servizio che ha vissuto momenti difficili, con interruzioni dovute a vari intoppi. Le lastre degli arti una volta effettuate vengono trasmesse on line al radiologo di turno dell’ospedale di San Severo perché ne faccia poi il referto via telefono. Il servizio ha funzionato per lungo tempo a corrente alternata, a causa pare della poca disponibilità da parte dei medici sanseveresi che si trovavano a prestarlo senza patti certi, anche dal punto di vista retributivo, con la Asl. Problemi superati, dall’inizio dell’estate il servizio funziona anche in quella fascia oraria che prima era scoperta: dalle 20.00 alle 8.00. Questo però soltanto per l’estate quando il flusso di turisti è enorme e le richieste di assistenza sanitaria salgono vertiginosamente. E allora, perché quella signora, domenica mattina all’alba ha dovuto attraversare il Promontorio e raggiungere in automobile l’ospedale foggiano con il braccio fasciato?
“Non capisco perché lo chiedete a me”, risponde il sindaco del centro garganico, Ersilia Nobile, che pure ha la delega alla Sanità e che in ogni caso, essendo sindaco, è la più alta autorità sanitaria in città. “Io del caso di questa signora non ne so nulla, mi posso informare. Per quanto ne so il servizio funziona 24 ore su 24, lo so anche perché sta notte (ieri per chi legge, ndr.) mi ha chiamato
un parente che si era fatto male che è stato portato al punto di prima accoglienza dove con le lastre hanno accertato che si t r a t t av a soltanto di una .sublussazione. Il mio giudizio sul servizio? Non lo so, lo ha avviato la Asl e non ho avuto nessun tipo di riscontro”.
Resta la disavventura della coppia di coniugi, che però di certo non basta a testimoniare la carenza del servizio di primi intervento. Ma fonti interne all’ambiente sanitario locale lamentano non pochi disguidi nell’erogazione del servizio: da qualche giorno, ad esempio, si lavorerebbe senza aria condizionata a causa di un guasto. E poi, restano i soliti problemi di sempre: la guardia medica turistica, offerta con convenzioni fatte dalla Asl con singoli medici di famiglia per il ricevimento diretto, resta una misura tampone. Avere una visita specialistica, resta un problema, come lo è l’erogazione dei ticket sanitari. Per farne richiesta c’è soltanto la mattina a disposizione: un orario non proprio comodo per il turista. Nonostante la richiesta di assistenza sia molto elevata, lamentano addetti ai lavori, la Asl non procede alla distribuzione delle unità lavorative in esubero nel resto della provincia sul Gargano.
Anche sul servizio di ambulanza ed eliambulanza si alzano critiche. L’ambulanza riconosciuta dalla Asl è soltanto una, le altre sono poco attrezzate e non poche volte hanno problemi di rifornimento di carburante. il servizio di elisoccorso ha poi un problema: dopo ogni intervento deve restare fermo due ore perla ricognizione, quindi, restano scoperte non poche parti della giornata.

Francesco Bellizzi

L’Attacco