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Vertenza precari fiato sospeso fino al 20

«Bisognerà aspettare il 20 settembre per verificare le reali disponibilità in organico in provincia di Foggia. L’ufficio scolastico provinciale si sta adoperando il possibile per far fronte ai tagli operati dal Ministero. Intanto, esprimo tutta la mia solidarietà ai docenti e al personale Ata che in questi giorni non hanno ottenuto ancora un incarico». Le parole sono quelle del direttore dell’Ufficio scolastico provinciale Guseppe De Sabato, all’indomani della protesta del coordinamento dei precari di Capitanata che ha ‘occupato’ simbolicamente e pacificamente gli uffici di via Rosati per far valere le proprie posizioni e ottenere maggiore attenzione nella formazione delle classi. Un clima che si surriscalda, dunque, anche dalle nostre parti, dopo le vivaci e plateali forme di protesta messe in atto in altre città d’Italia. «Da parte nostra abbiamo lavorato per permettere alle scuole e agli studenti di ogni ordine e grado — prosegue De Sabato — di trovare una situazione normalizzata, attraverso le immissioni in ruolo del personale docente, in numero purtroppo inferiore rispetto agli altri anni, e del personale ATA invece al 100%. Non appena perfezioneremo le assegnazioni con l’inizio dell’anno scolastico, potremo avere il quadro completo della situazione». Sono 113.196 i ragazzi che torneranno quest’anno sui banchi di scuola in provincia di Foggia, partendo dalla primaria fino ad arrivare alle superiori, con le scuole dei piccoli comuni costrette a fare i salti mortali per non chiudere i battenti, a fronte del forte calo demografico di quelle aree: «In alcuni centri come Panni, Anzano di Puglia o Roseto Valfortore — aggiunge — abbiamo preferito lasciare le classi pur se con pochissimi alunni, derogando alle nuove normative nazionali in tema della formazione della classe. L’introduzione del tempo pieno perle classi della primaria che ne hanno fatto richiesta (passate da 16 a 61, ndr) ha sviluppato, fortunatamente una cattedra in più — osserva — e ciò ha consentito di tamponare la situazione».
Intanto si fanno sentire anche le sigle sindacali che annunciano iniziative: «Più che di grandi speranze— scrive in una nota Tonino Soldo, presidente del Circolo Gaia di Legambiente —l’anno scolastico che si apre è denso di forti preoccupazioni e incognite e si avvia nel modo peggiore possibile. Continua così il progetto di affossare la Scuola Pubblica con il licenziamento di massa di docenti e aia precari, che sta assumendo i connotati di un dramma a cui stanno cercando di porre rimedio le regioni, come la Puglia, mettendo in campo azioni tese ad attivare processi di innalzamento e miglioramento dell’offerta formativa mediante prolungamento del tempo scuola e potenziamento dell’offerta formativa e assolutamente inutili sono i decreti del Governo che cerca di far passare come aiuti ai precari, diritti che sono già garantiti da precedenti norme». La Gilda degli insegnanti di Foggia fa sapere che adotterà tutte le forme di protesta possibili per contrastare questa politica dei tagli e far fronte ad una situazione che sta assumendo connotati di sempre maggiore drammaticità.
ENZA MOSCARITOLO