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Sanità, 486 euro il debito di ogni pugliese

Anche per Emilia Romagna, Veneto, Piemonte e Toscana passivi superiori. Migliori i conti rispetto alle aspettative.

 

Vengono indicate come re­gioni modello. Eppure i debiti accu­mulati in sanità da Lombardia, Emi­lia Romagna, Veneto, Piemonte e To­scana sono superiori al passivo pu­gliese. Per buona pace dell’obiettivo di bilancio. I dati forniti da Confindustria (risa­lenti al 2007) e pubblicati da «Il Sole24Ore» sfatano il mito della Pu­glia sprecona. Certo, i freddi numeri non raccontano come i soldi vengo­no impiegati, non rassicurano sul fat­to che la spesa possa considerarsi qualificata o meno. Ma forniscono un dato inoppugnabile: la Puglia non è tra le regioni più indebitate e meno efficienti. La regione più dissipatrice d’Italia è il Lazio, con 14.597 miliardi di euro di debito, 2 mila e 625 euro la quota pro capite. La sanità nel Lazio vale l’8,8 per cento del Pil, il prodotto in­terno lordo. Poi c’è la Campania con poco più di 11 miliardi di euro di ros­so (ogni campano ha un debito di 1.929 euro) e un rapporto Pil/spesa sanitaria pari all’11,6 per cento. E fin qui nessuna sorpresa.