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Bollette pagate tardi società di recupero crediti nella vita privata – L’Adoc annuncia citazioni

Ritardo nel pagamento di un conto telefonico o di una bolletta? E’ appena scaduta la rata del frigorifero? “Consumatore, stai attento! Le società di recupero crediti sono in agguato!” Questo il grido d’allarme che lancia l’Adoc Puglia. “Sono sempre più numerosi i cittadini che si rivolgono alla nostra associazione con un sollecito di pagamento ricevuto da una società di recupero crediti.

E ciò anche quando il presunto credito è oggetto di contestazione, reclamo o addirittura in fase di una procedura di conciliazione della controversia”. A denunciare il fenomeno è la sede dell’Adoc Puglia dove si “assiste ad una invasione della sfera privata dei cittadini senza alcuna regola e senza limiti.

Lettere, notifiche di esazione, telefonate a tutte le ore, e addirittura solleciti di pagamento recapitati di persona da operatori di inimmaginabili società di recupero crediti che, in palese violazione delle disposizioni dettate dal legislatore e dal Garante, inseguono in maniera estenuante il presunto cattivo pagatore”.

Molto spesso poi, ad essere vessati non sono solo i titolari del presunto importo scoperto, ma anche coniugi, parenti e affini, anch’essi interessati da richieste continue di pagamento.

Queste procedure di recupero del credito vengono attivate anche per importi modici, comportando un addebito di spese e competenze dei legali difensori delle società, a danno dei cittadini che si vedono richiedere somme non inferiori a 50,00 euro per pratica.

Ma l’illegittimità diventa ancor più evidente nel momento in cui tali persecuzioni si verificano anche in pendenza di reclamo, di procedura conciliativa o ancor più, dopo un accordo raggiunto in sede non contenziosa. L’Adoc Puglia ha chiesto alle competenti

Autorità Garanti di intervenire per arginare questo estenuante fenomeno in crescita; magari, imponendo ai fornitori di servizi che si avvalgono delle società di recupero crediti di attenersi scrupolosamente alle norme sancite a tutela dei cittadini.

In ogni caso, l’associazione regionale dell’Adoc, “sta già procedendo, anche giudizialmente, nei confronti delle società di recupero crediti per il ristoro dei danni procurati per l’invasione della sfera privata rivolta nei confronti dei propri associati