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Vieste/ Mattinata la strada delle meraviglie

Da sempre è il biglietto da visita del Gargano. Ma è troppa pericolosa ed ha piazzole di soste indecenti e puzzolenti.

 

“La Vieste-Mattinata non è una strada ma il palcoscenico del Gargano, il suo biglietto da visita. Eppure, è pericolosa ed ha piazzole di sosta indecenti e puzzolenti”. Questo l’ennesimo sfogo di Matteo Fusilli, nel corso dell’analisi sul turismo. Un j’accuse molto forte, considerando il fatto che egli è stato per diverso tempo presidente del Parco Nazionale del Gargano. “Una gestione incredibile di un tratto di strada – asserisce Fusilli. Li dovrebbero esserci, assurdo, poltrone per accogliere e mettere a proprio agio i turisti che cominciano a prendere confidenza con le meraviglie del Gargano. Invece, nessuna amministrazione ha colto questo aspetto, e tutti trascurano quel meraviglioso scorcio di paesaggio”. In effetti, la strada litoranea Mattinata/Vieste, che si raggiunge su comoda stradina, in gran parte asfaltata, che dal fondo del vallone risale il verante orografico destro, portandosi in breve a mezza costa tra oliveti e coltivi, è paragonabile all’altrettanto incantevole costiera amalfitana, meta di milioni di visitatori. Paesaggi mozzafiato simili per entrambi i territori, ma a fare la differenza la gestione a livello strutturale ed infrastrutturale della strada costiera. La Costiera amalfitana è il tratto di costa campana, situato a sud della penisola sorrentina, che si affaccia sul golfo di Salerno; è delimitato ad ovest da Positano e ad est da Vietri sul Mare.” E un tratto di costa famoso in tutto il mondo per la sua bellezza naturalistica, sede di importanti insediamenti turistici. Si tratta di una delle località più note della costa italiana e mediterranea. Anche la Mattinata- Vieste non è da meno, in quanto in questo tratto si possono ammirare i faraglioni e la spiaggia di Baia delle Zagare e le bianche falesie della spiaggia di Vignanotica. La vegetazione è composta da oliveti e mandorleti che si spingono su ripidi pendii fino al ciglio di strapiombi rocciosi sul mare, e da pini d’Aleppo che costeggiano la carreggiata. Il sottobosco è costituito dalle specie tipiche della macchia mediterranea, tra cui le più abbondanti risultano il lentisco, il rosmarino e i cisti.