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Al “Focolare d’inverno” di Monte Sant’Angelo si è discusso dell’economia della conoscenza

Venerdì scorso presso la sede di Legambiente di Monte Sant’Angelo, nel corso di «Focolare d’inverno» sul tema della “economia della conoscenza”è emerso che la Capitanata sconta un ritardo enorme nell’ambito delle sinergie intercomunali e territoriali perché manca un raccordo tra energie umane e risorse materiali al fine di costituire un brand capace di fare sistema come è avvenuto in Salento. Rino Lamarucciola e Mario Simonelli, sindaci di due piccoli comuni del Subappennino, hanno parlato di come anche i Monti Dauni si siano aperti al turismo nazionale ed internazionale attraverso lo sfruttamento
delle risorse enogastronomiche ed ambientali del territorio (si vedano i prestigiosi riconoscimenti del Touring Club e del Gambero Rosso, insieme al Festival jazz di Orsara che ha fatto giungere nel paese dauno migliaia di appassionati). Discorso a parte va fatto per Michele Ortore, organizzatore del Carpino Folk Festival, sulla cui riuscita i dati però non possono essere che meramente indicativi perché non è stato concesso agli statistici del comune di effettuare un’indagine completa ed attendibile sulla ricaduta economica dei cinque giorni di appuntamenti musicali e concerti(che si svolgono a Carpino ormai da più di un decennio nella prima settimana di agosto) anche perché le due banche presentì e gli operatori commerciali si sono rifiutati di collaborare costringendo Ortore e company ad elaborare una complessa statistica fondata sulla spazzatura e i rifiuti prodotti in una settimana nel comune garganico. “A Monte Sant’Angelo — ha detto Giovanni Granatiero assessore alla cultura per quantificare il numero di pellegrini che ogni anno giungono penitenti nel santuario di San Michele ci siamo basati, invece, sul numero di santini venduti ai devoti dell’Arcangelo, arrivando a. contare circa 300 mila copie vendute che moltiplicate per 5 o 6 (un santino per ogni gruppo di pellegrini) danno la cifra di 2 milioni di turisti. Inoltre ha dichiarato ancora Granatiero – è indispensabile intercettare i flussi turistici in maniera più razionale lavorando in sinergia con San Giovanni Rotondo e sfruttando i finanziamenti a tal uopo previsti dai vari enti. Per l’immnediato futuro – ha aggiunto – si possono utilizzare i circa 2 milioni di euro del Progetto Capitanata 2020”. Valentina Scuccimarra di Mediafarma e redattrice del settimanale di spettacolo “Viveur” ha invece detto a chiare lettere che il problema fondamentale del Gargano è il mancato investimento in comunicazione e promnozione massmediatica, cosa invece che hanno saputo fare benissimo ad Orsara e a Pietramontecorvino. L’obiettivo dovrebbe essere un’alleanza progettuale fra istituzioni e imprenditori  per raggiungere risultati concreti e per cominciare a dare vita a quel marchio territoriale unitario che dovrebbe contraddistinguere il sistema Capitanata. “il problema della Capitanata e del Gargano in particolare è quello che ogni città pensa di poter vivere in maniera autonoma senza collaborare con le realtà limitrofe, perché ognuno crede (di essere padrone del territorio —ha detto Mario Simonelli, il quale ha poi aggiunto che – essenziale resta il fare sistema, mettersi insieme, per attrarre quanti più turismi possibili”. Vanessa Pallucchi, responsabile per Legambiente del settore istruzione, ha poi posto in primo piano il problema del mancato investimento nella cultura e nell’istruzione, soprattutto al sud, conseguenza di una cattiva applicazione della strategia di Lisbona, firmata dai paesi dell’UE nel 2000. Matteo Fusilli ha infine concluso il dibattito affermando che alla base di ogni buona politica turistica c’è il lavoro degli amministratori che con fatica ed abnegazione possono contribuire a migliorare la situazione economica anche dei propri cittadini”. L’appuntamento con “Focolare d’inverno” è per questo venerdì 22 gennaio, quando sarà presentato il progetto “Monte Cìttà dei Giovani” a cura delle associazioni Legambiente; Diario Montanaro e Obiettivo Gargano.