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Parco Nazionale Gargano: scoperta discarica abusiva

Da un lato la repressione dei reati contro il patrimonio ambientale, dall’altro la lotta al disboscamento abusivo. Al centro la salvaguardia del patrimonio naturalistico del Parco Nazionale del Gargano.  Ecco l’obiettivo del blitz portato a termine dagli agenti di polizia di Manfredonia e dal Corpo Forestale dello Stato. Controlli che hanno permesso di individuare una masseria, situata al centro di "Bosco Quarto", dove venivano sversati rifiuti di ogni genere, anche di quelli pericolosi per la salute umana, come onduline di eternit. L’area non raggiungibile da estranei , si presentava come una piccola discarica abusiva di rifiuti composti da lastre di amianto, carcasse di bovini e volatili morti e non seppelliti, veicoli rottamati ma non bonificati, più diversi ricambi disseminati sul territorio, tubi in rame, termosifoni in ghisa e traversine in legno delle Ferrovie dello Stato in disuso altamente cancerogene. Ma non solo, anche pneumatici non bonificati, vario materiale ferroso, contenitori in latta per alimenti, nonchè altro materiale, come pannelli fotovoltaici di quelli utilizzati per l’alimentazione delle videocamere all’interno del Parco Nazionale del Gargano. Recuperati, inoltre, tubi in plastica dell’Acquedotto Pugliese, tombini della fognatura pubblica, pali della pubblica illuminazione, tabelle di segnalazione asportate all’interno del Parco stesso. Al termine dei controlli i proprietari, un ragazzo di 23 e sua madre di anni 43, entrambi di Monte Sant’Angelo, sono stati denunciati all’autorità giudiziaria per ricettazione e deposito incontrollato di rifiuti speciali. Inoltre nell’azienda è stato trovato un ingente quantitativo di legna appena tagliata e spaccata, proveniente da alberi in vegetazione, una bilancia basculante e un motoveicolo tipo enduro di provenienza furtiva. Tutto il materiale è stato sequestrato.