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Ecco i numeri (contestati) della scuola

Più classi a tempo pieno e ore d’inglese. Non più di 50 giorni di assenza, pena la bocciatura.

 

Entra in vigore con l’anno scolastico 2010-2011 la riforma dell’Istruzione superiore, “un provvedimento epocale che riduce la frammentazione degli indirizzi nei licei e rilancia l’istruzione tecnica e professionale. Inoltre, per la prima volta dal 1923 le nuove indicazioni nazionali riformano organicamente i contenuti dell’istruzione liceale”: le principali novita’ sono state illustrate dal ministro Maria Stella Gelmini. Eccole.
Il settore tecnico-scientifico e’ stato al centro delle principali innovazioni introdotte con la Riforma che, come dimostrano i dati sulle iscrizioni, hanno riscontrato il favore degli studenti e delle famiglie. Rispetto all’anno precedente l’aumento delle iscrizioni in questo settore e’ del 1,7%. Per quanto riguarda la scuola primaria aumentano le classi a tempo pieno. Nel prossimo anno scolastico passeranno da 36493 a 37.275. E’ confermata la linea del rigore: non si potranno superare i 50 giorni di assenza, pena la bocciatura. Entro il 2010 sara’ poi bandito un nuovo concorso per diventare presidi. E’ molto atteso e prevede 3mila nuovi posti. Con il nuovo anno inoltre sono stati assunti 10 mila nuovi docenti e 5mila unita’ di personale Ata. E nascono gli Its, una nuova filiera non universitaria creata per formare le figure professionali piu’ richieste dal mondo del lavoro. Con la riforma si elimina la frammentazione che ha caratterizzato gli ultimi decenni della scuola italiana.
Vengono ripensati i quadri orari, cosi’ come sostenuto dall’Ocse che afferma testualmente: “e’ statisticamente provato che una durata d’istruzione piu’ lunga (tempo ore) non ha in generale un impatto benefico sui risultati di apprendimento. […] E’ pertanto auspicabile una riduzione della durata dei singoli insegnamenti facendo tuttavia salve attivita’ critiche quali matematica e materie scientifiche” Vengono incrementati gli orari della matematica, della fisica e delle scienze per irrobustire la componente scientifica nella preparazione degli studenti. E’ potenziato lo studio delle lingue, con la presenza obbligatoria dell’insegnamento di una lingua straniera nei cinque anni dei licei ed eventualmente di una seconda lingua straniera usando la quota di autonomia. ‘Inoltre, una materia del 5° anno sara’ insegnata in inglese. Vengono istituiti due nuovi licei: il liceo musicale e coreutico e il liceo delle scienze umane. Dal 2010 gli indirizzi saranno solo 6. Ma il Governo, ha spiegato il ministro, punta molto sugli istituti tecnici e professionali “che finalmente non vengono piu’ considerati una scuola di serie b, ma anzi una risposta alla crisi economica. Formera’ le professionalita’ richieste dal mondo del lavoro”. “Iscriversi ai nuovi istituti tecnici e professionali consentira’ ai giovani maggiori opportunita’ occupazionali e una riduzione dei tempi di transizione tra scuola, formazione e lavoro”. I nuovi tecnici si divideranno in 2 settori (Economico e Tecnologico) e 11 indirizzi. Sono previsti piu’ inglese, piu’ ore di laboratorio, maggiore sinergia con il mondo del lavoro. I nuovi’istituti professionali si divideranno in 2 settori (Servizi e Industria e artigianato) e 6 indirizzi. Sara’ garantita piu’ flessibilita’ nell’offerta formativa, stage, tirocini e alternanza scuola-lavoro.