L’assessore Barbanente: “Dare risposte immediate alle fasce sociali più disagiate”.
Nuova costruzione, recupero, acquisto e ristrutturazione edilizia e urbanistica, per dare una risposta immediata alle fasce della società che vivono in condizioni di disagio profondo, cercando al contempo di contrastare la crisi economica che ha colpito il settore dell’edilizia. Il tutto, per una spesa totale di circa 52 milioni di euro tra fondi statali (poco meno di 25 mln) e regionali (intorno ai 27 mln). Così la Regione Puglia, con la collaborazione di un ampio partenariato istituzionale e socio-economico, ha presentato ieri un avviso pubblico con il quale invita Iacp, 70 Comuni, cooperative edilizie ed imprese di costruzione e loro consorzi, ad elaborare proposte di interventi volti ad incrementare l’offerta di abitazioni, a migliorare la dotazione infrastrutturale e dei servizi, e a favorire la riqualificazione dei quartieri degradati delle città. Le proposte ammesse saranno inserite nel Programma coordinato della Regione Puglia da presentare al Ministero delle lnfrastrutture e dei Trasporti, al fine di sottoscrivere l’Accordo di Programma per l’attuazione del Piano Nazionale di Edilizia Abitativa. “In coerenza col Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri risalente a luglio 2009, il programma coordinato valorizza l’intensa attività che la Regione ha svolto nel corso della precedente legislatura (2005/ 2010), e la nostra azione si pone nel solco dei piani e delle politiche regionali sia per l’edilizia pubblica, sia per la tutela del territorio”.
A dirlo, l’Assessore alla Qualità del Territorio, Angela Barbanente, illustrando le modalità e la tempistica per la partecipazione al bando. “Sarà data precedenza alle opere subito cantierizzabili”, ha specificato, “con l’auspicio che possano essere raccolte ulteriori risorse, anche sottoforma di beni immobili, messe a disposizione da Iacp, Comuni ma anche privati, dal momento che quando si percorre una strada assieme, l’iniziativa e l’attivismo non dev’essere solo Regionale, ma di tutti noi”.