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PD/ Ragni si è rimesso in moto e garantisce Fassino&Franceschini

Si riorganizza in Capitanata l’area della minoranza PD. “Siamo una rete leggera senza organigrammi”.
Aldo Ragni, presidente della Direzione provinciale del Partito Democratico e referente in Capitanata di Area Democratica, ha deposto l’ascia del combattente. L’autunno, lo scenario politico nazionale e la necessità di elaborare una visione della società condivisa, lo hanno reso ecumenico. Dopo il successo in spiaggia a Vieste di Idee democratiche parla di partito unito, ma molteplice, e della ricerca di una sintesi.

 
Ragni, lei è da poco tornato da un incontro romano nazionale di Area democratica. Come è andata?

E’ andata bene, è stato ribadito il senso di Area democratica, che non si disperde come qualcuno aveva immaginato, ma si rilancia e vive di quelle ragioni che ci avevano portato a sostenere la mozione di Dario Franceschini.
Franceschini che sarà a Foggia per la Festa democratica, vero?
Sì, sarà a Foggia, il 18 ottobre per la Festa democratica provinciale. Lo ritengo un segno evidente che le divisioni congressuali sono ormai alle nostre spalle. E stata la Federazione provinciale a contattarlo. L’aver voluto invitare il capogruppo alla Camera del Pd mi sembra un segnale importante, un gesto di responsabilità e di voglia unitaria. La Festa sarà anche l’occasione per fare con Dario il punto provinciale con gli amici che hanno sostenuto la sua candidatura. Ci ritaglieremo un momento con lui.

L’area si è sfoltita? Ha perso dei pezzi dopo il documento di Veltroni?
Beh, non so dire se ha perso dei pezzi. L’Area democratica non è una struttura parallela al Partito democratico, non possiamo renderci conto se perde o accumula consenso. E una rete fatta principalmente da coloro che hanno appoggiato Franceschini al congresso e che si mantiene in piedi con una serie di iniziative, come la manifestazione Idee democratiche a Vieste e ne rilancia altre nel corso dell’autunno nel campo della formazione politica.

Quali sono i progetti che saranno offerti alla discussione politica pubblica?
Vi saranno una serie di seminari di formazione a partire dagli effetti che avrà il federalismo fiscale sugli Enti Locali. A fine ottobre ci sarà l’onorevole Marco Causi, capogruppo del Pd in Commissione bicamerale per l’attuazione del federalismo fiscale. Con lui ci sarà Sergio D’Antoni. Vi sarà un’altra iniziativa sul ciclo dei rifiuti.
Dove organizzerete questi incontri?
A Foggia.

In federazione provinciale?
Penso di sì, la location non è stata ancora definita, ma non vogliamo sostituirci a nessuno.

Vi parteciperanno anche esponenti piddini della maggioranza? O loro diserteranno le iniziative come è accaduto a Vieste?
Ci saranno sicuramente. Già ad Idee democratiche parteciparono in qualità di relatori amici e compagni che non avevano sostenuto la mozione Franceschini, penso al sindaco Squeo, l’assessore Gentile.

Qual’è il sentimento nazionale democratico? Si andrà a votare? Il partito si sta organizzando?
Cosa deve accadere ancora perché si debba capire che non ci sono le condizioni per questo Governo di andare avanti?Anche sul piano dei rapporti, penso che abbiano esaurito le parole per insultarsi.

Questo cosa significa sul piano locale?

Significa che il Partito democratico deve attrezzarsi, deve essere pronto. L’unità è un valore importante.

Secondo alcuni osservatori Paolo Campo sarà candidato alla Camera, aprendo così dei varchi nella segreteria provinciale Pd. Le risulta?
Paolo Campo è una risorsa a disposizione del Partito Democratico. A livello istituzionale è un peccato tenerlo parcheggiato. Ha dimostrato da sindaco il proprio valore e sta facendo un buon lavoro in Consiglio provinciale. Queste cose, purtroppo, non competono ai territori: abbiamo una legge elettorale che non permette ai territori nessuna autonomia. Per questa ragione il Partito democratico ritiene indispensabile cambiare la legge.

A livello territoriale il consigliere regionale Decaro si sta battendo molto per le Primarie come strumento per individuare i candidati. Che ne pensa?
Non è un’iniziativa di Decaro, è stata lanciata dall’Unità già da qualche settimana.

La petizione, certo. Ma soltanto il consigliere regionale sembra averla colta con forza.
Non solo lui. Anche il segretario regionale Sergio Biasi l’ha rilanciata in
un’intervista, così come Guglielmo Minervini, e la petizione è stata sottoscritta da diversi parlamentari pugliesi.  Spero che si realizzi. Le primarie sono nel nostro statuto e difficilmente esse non saranno lanciate come strumento per le candidature. Ci sarà l’assemblea nazionale del partito venerdì e sabato e vedremo anche lì che aria tira. Ma credo che l’orientamento sia questo.
Non crede che il PD abbia perso tempo in questi mesi , che si sia slabbrato?
Avremmo dovuto iniziare da tempo a mobilitarci ma oggi nel PD non si discute più di rete di alleanze, ma di un progetto per l’Italia. Il discorso di Berlusconi a Torino ha una natura programmatica e tocca i temi del federalismo, del nuovo rapporto tra Nord e Sud, della sicurezza, del fisco. A Cortona si è parlato di lavoro, tema che noi di Area democratica affronteremo nell’iniziativa di dicembre. Non si può non discutere dell’intuizione del nuovo Ulivo. I coordinamenti di circolo si sono dati un gran da fare nell’organizzazione delle feste democratiche che sono occasioni per discutere i temi dell’alternativa e diffondere una coscienza collettiva democratica. Per noi di Area democratica sarebbe più facile metterci a bordo campo e fischiare i falli della maggioranza del Pd, ma vogliamo contribuire nelle sedi più consone a dire qual è il punto di vista del Pd sulle questioni. Ad esempio andremo ad Apricena con Damiano a parlare con gli artigiani del distretto lapideo.

I sondaggi danno il Pd in difficoltà. Ha perso appeal tra gli elettori e le elettrici.È così anche in Capitanata?
Ricordo bene cosa siamo stati al momento della costituzione del Partito democratico, ricordo cosa siamo stati con i comitati delle Primarie del 14 ottobre. Riuscimmo ad appassionare tantissimi
soggetti. Poi ci siamo occupati soltanto di problemi interni e abbiamo perso di vista la gente. Dobbiamo smetterla di occuparci delle questioni di questo o quel dirigente. Le persone si riavvicinano, come amo spesso dire, non solo se si sa stare nella società, ma se si permette alla società di stare nel partito.

A Foggia vi sono stati abbandoni illustri:Claudio Sottile, Paolo DeVito, Lino Del Carmine.
Qual’è il suo parere?

Tenderei a distinguere. Vi sono casi in cui l’abbandono è una sorta di pretesto perché si ritiene di poter giocare un ruolo diverso e altri in cui le fuoriuscite sono più genuine. Nel Pd che nasce per tenere insieme non tutti si sentono a casa. Mi interrogherei sul partito a Foggia città. Far sentire tutti a casa è una questione politica. E questa una responsabilizzazione che deve avvertire la segreteria cittadina. Il segretario cittadino, Mariano Rauseo, che con grande senso di generosità e responsabilità, venne indicato da tutte le anime del partito deve essere il segretario di tutti. Finora non lo è stato. Alcune cose non sono funzionate.

Riscontra energie in movimento nel Pd della provincia di Foggia?
In giro c’è una grande vitalità. I circoli di San Marco in Lamis, San Nicandro, Vieste sono molto attivi. Nei primi due dove il Pd ha espresso il sindaco, credo che i primi cittadini saranno ricandidati, perché hanno dimostrato di essere stati onesti e capaci, pur eavendo ereditato-è il caso di San Nicandro- una situazione di bilancio disastrosa.

Nella sua città si vota e il Pd ha già un candidato sindaco: Mauro Clemente. Lo appoggerà?
Sostengo la candidatura di Clemente. Sono un soldato a sua disposizione.

Cosa pensa dell’attivismo politico di Elena Gentile. Si muove su tutti i fronti. Sta forse colmando il vuoto lasciato da altri organismi piddini? Elena Gentile è dirigente del Pd, oltre ad essere un’amministrare regionale..E’ una delle dirigenti più autorevoli del Pd di Capitanata Non sta colmando un vuoto, ma sta fruttificando la sua esperienza. Penso senza dubbio che anche
altri debbano fare come lei. Ci sono altre personalità nel partito che potrebbero spendersi. Elena Gentile sta facendo bene ed è ovvio che la sua attività diventi punto di riferimento per l’azione politica sul territorio. Mi permetto solo di suggerirle una maggiore capacità di coinvolgimento dei gruppi dirigenti a Cerignola.

Quali sono, invece, Ragni, i suoi suggerimenti per il Pd foggiano?
Su Foggia credo ci sia da avviare il processo di beatificazione nei confronti
del sindaco Gianni Mongelli. Il partito dovrebbe sostenere meglio e di più
il primo cittadino. Dovebbe essere un luogo di cerniera e non lasciare l’iniziativa ad altre forze politiche. Sì, il Pd di Foggia dovrebbe produrre più
iniziative e in questo Area democratica sarà da stimolo per mettere in campo altre energie. Penso che potrebbero essere meglio utilizzate talune risorse come Francesco Pastore e Rita Amatore. Produrremo noi una serie di iniziative per raccontare la città, con un dato chiaro: noi ci sentiamo parte del Pd. Area Democratica non è una struttura organizzata, non vogliamo ripetere l’esperienza di Red che aveva un tesseramento diffuso. La nostra è una rete leggera senza organigrammi

Antonella Soccio
L’Attacco