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AUREA/ Gli organizzatori dell’originale» «Non siamo morti e andremo. altrove»

«Aurea non è morta. La settima edizione della manifestazione si terrà altrove». Lo dice Michele Patano, amministratore di Spazio eventi, la società proprietaria del marchio Aurea, al termine della collaborazione con la Regione Puglia . «Con questa operazione — continua Patano — gli enti locali hanno vanificato sette anni di lavoro. Alla fine la Regione non finanziava direttamente le Fiera ma pagava per gli spazi e i servizi che riceveva. Nel giro di pochi anni siamo riusciti a creare un evento di rilevanza internazionale, mantenendolo sempre in Capitanata». Infatti Aurea — unica Borsa del turismo religioso con il patrocinio della Cei (Conferenza episcopale italiana) e con il riconoscimento classe A dell’Enit (Ente nazionale italiano per il turismo) — è sempre rimasta in Puglia rinunciando anche alle sirene romane. Le prime edizioni si sono tenute a San Giovanni Rotondo, poi il trasferimento nella Fiera di Foggia. «Nonostante le difficoltà legate a trasporti e strutture ricettive — continua il numero uno di Spazio Eventi — la Borsa non si è mai spostata dalla Capitanata. Forse Bari avrebbe potuto darle una maggiore internazionalità, ma abbiamo sempre preferito mantenere l’iniziativa legata al suo territorio d’origine. Eppure quattro anni fa ho ricevuto offerte importanti per spostare Aurea a Roma, Napoli o Milano. E ho sempre rifiutato».