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In Capitanata «I borghi più belli d’Italia». Festival a Roseto, Alberona e Bovino

L’evento vedrà impegnati buyer di tutto il mondo. Nella classifica ci sono nove centri della Puglia.

 

Roseto Valfortore, Alberona e Bovino. In questi tre paesi della Daunia si terrà nel 2012 la settima edizione del Festival del Club de «I Borghi più belli d’Italia».
LA MANIFESTAZIONE – L’evento gode di una rilevanza internazionale, visto che vi parteciperanno diversi paesi del mondo e buyer provenienti da Europa, Asia e Stati Uniti È la prima volta che il festival ha tra i paesi organizzatori, due centri così vicini. Roseto e Alberona distano meno di 10 chilometri ed entrambi si fregiano di importanti riconoscimenti. Roseto detiene lo stendardo amaranto ed è uno dei comuni segnalati da Legambiente per l’efficacia delle politiche contro il rischio idrogeologico. Alberona è invece «Bandiera Arancione» del Touring Club. Sono nove i borghi pugliesi considerati tra i più belli d’Italia e nella zona dei monti dauni ce ne sono ben quattro: Alberona, Bovino, Pietramontecorvino e Roseto Valfortore. A questi si aggiunge poi Vico del Gargano. L’exploit pugliese costituisce un vero e proprio primato in tutto il sud Italia.
LA STORIA – Il club de «I Borghi più belli d’Italia» è nato nel marzo 2001 su impulso della Consulta del Turismo dell’Associazione dei Comuni Italiani. Per esservi ammessi, i Comuni devono rispondere a una serie di requisiti di carattere strutturale e ad altri più generali. Tra i primi ci sono l’armonia architettonica del tessuto urbano e la qualità del patrimonio edilizio pubblico e privato. I requisiti più generali attengono alla vivibilità del borgo in termini di attività e di servizi al cittadino. I Monti Dauni contano 30 comuni (Lucera è il centro più grande), oltre 500 tra chiese, siti d’interesse comunitario e musei etnografici, 8 paesi certificati con marchi di qualità turistico- ambientali. I fiumi, i laghi, le riserve faunistiche dei Monti Dauni rappresentano un unicum ambientale preziosissimo, un vero e proprio giacimento di biodiversità da salvaguardare, a cui si aggiunge un patrimonio enogastronomico di tutto rilievo.